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29 giugno 2010

Rebecca: basta centri commerciali

Vicenza. Rischiamo di perdere l'ultimo vagone dell'ultimo treno. Sergio Rebecca, storica guida della Confcommercio di Vicenza è preoccupato. È la prima volta che l'associazione di categoria scende in campo con un vero e proprio manifesto - denuncia (è stata pubblicata nei giorni scorsi un'inserzione a tutta pagina sul nostro Giornale) per sintetizzare un malumore non solo vicentino. Ma è a Vicenza che il tema rovente dell'urbanistica commerciale sta accendendo i dibattiti politici in Provincia e in Comune. Rebecca è conscio di gettare benzina sul fuoco.
Il messaggio è chiaro: si sta sbagliando nella pianificazione. I grandi centri commerciali in periferia sono destinati a diventare cattedrali nel deserto perché il mercato è già saturo. Rebecca parla con dati tecnici alla mano, come sempre è abituato a fare. E da anni i suoi interlocutori principali sono gli amministratori pubblici, cioè chi decide il futuro urbanistico. Adesso non è più così.

Presidente, è per questo che ha scelto di pubblicare un manifesto-denuncia?
La situazione è delicata e preoccupate. Per realizzare scelte urbanistiche valide ci vuole lungimiranza, strategia e coraggio.
I provvedimenti presi fino ad ora non hanno caratteristiche simili. Poi gli errori li pagheremo tutti: operatori e consumatori.

Quindi Confcommercio chiede lo stop alla costruzione di nuovi centri commerciali in tutta la provincia. continua

1 commento:

  1. Come sempre quando è toccata nel portafoglio ,allora la gente si muove.
    Molte delle dichiarazioni di Rebeccca sono condivisibili e sono contento che sia stato dato tanto spazio dal gdv aquesta intervista.
    Dico solo: svegliarsi prima no eh?
    E poi non dimentichoamo che il problema non sono solo i centri commerciali, ma anche le tangenziali, l'alta velocità, le autostrade, la base militare nuova...su quello ovviamente..SILENZIO!

    è proprio il caso di dire piuttosto che niente meglio piuttosto...

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Sotto la neve pane. Sotto il cemento fame!