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08 luglio 2013

Valdastico sud, 27 avvisi di garanzia per il sottofondo dell'autostrada

Il lavoro di indagine partito dai comitati finalmente trova sbocco e conferma in grande: c'era un fondo di verità su quanto dicevamo... Questo dimostra l'importanza del lavoro dei cittadini dal basso che acquisendo conoscenze tecniche e scientifiche senza bisogno di grandi esperti preposti al controllo che non vedono mai nulla di quello che accade nel territorio sotto i loro piedi, si fanno carico della salute e dell’ambiente contando sulle proprie forze.

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L'ipotesi di reato è falso ideologico e traffico illegale di rifiuti in forma organizzata 

06/07/2013 

VICENZA.  La Direzione distrettuale antimafia di Venezia ha inviato 27 avvisi di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta presenza di materiali inquinanti non inertizzati che potrebbero essere stati utilizzati come fondo nella costruzione della Valdastico sud. Gli avvisi non sarebbero ancora arrivati a molti degli indagati, ma l'inchiesta -come riportato in passato dal giornale- è in corso. Le ipotesi di reato sono falso ideologico e traffico illegale di rifiuti in forma organizzata.
L'atto da parte della Dia era dovuto in quanto, per verificare l'eventuale presenza di rifiuti non inertizzati, si renderà necessario un esame tecnico irripetibile, un carotaggio del fondo autostradale che poi sarà analizzato. Di conseguenza gli indagati devono potersi tutelare nominando eventualmente dei periti di parte. Tra gli indagati ci sono i vicentini Attilio Schneck, in quanto presidente dell'autostrada Brescia-Padova all'epoca dei fatti, Antonio Beltrame (Acciaierie Afv di Vicenza), Fabio Zanotto (Egi Zanotto di Marano), Paolo Cornale (Ac.S.G. Palladio di Vicenza) e Mauro Saccon (R&C di Altavilla Vicentina).

I particolari ne Il Giornale di Vicenza in edicola domani

   

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