Si sostiene che la Pedemontana, così come pensata nel progetto preliminare nel tratto ovest Dueville - Montecchio Maggiore (un'autostrada a tre corsie che attraverserà la vallata da Castelgomberto a Montecchio Maggiore lungo la Valle dell'Agno proseguendo fino a Montebello) serva a dare maggiore mobilità a cittadini e aziende dell'area attraversata e delle zone circostanti.
In realtà la domanda di mobilità del nostro territorio NON è sull'asse Est-Ovest (Agno-Chiampo VERSO Leogra-Timonchio), MA sull'asse Nord-Sud (da Recoaro a Montecchio M); La Pedemontana non farebbe altro che immettere ulteriore traffico di attraversamento (previsti 30.000 passaggi al giorno!) in una valle chiusa come la nostra. Traffico che, con il nuovo Tunnel della Vallugana, si ritroverebbe poi nel versante di Malo, che oltre al danno dello svincolo di raccordo, avrebbe la beffa di una circolazione dal volume mai visto finora.
Secondo il progetto la Pedemontana, escluso forse il periodo iniziale (di 12 anni?) di esenzione per i residenti dei Comuni attraversati, sarà un'autostrada a pagamento: non sarebbe altrimenti conveniente costruirla. Inoltre rappresenterebbe un percorso alternativo per la direttrice internazionale - corridoio 5 Barcellona-Kiev, che invece di passare per Mestre passerebbe nella nostra valle! Perchè non si è utilizzata la A31, attualmente sottoutilizzata?
Si vuole quindi consumare ulteriore territorio ed ingenti risorse economiche per un'opera inutile per la popolazione locale, dannosa per l'ambiente e costosa per le nostre tasche.
Il nostro territorio già fin troppo inquinato e congestionato (fabbriche chimiche, concerie, depuratori, discariche, traffico veicolare, svincoli, rotatorie, strade, sottopassi, capannoni, elettrodotti...) non è in grado di sostenere a livello ecologico ed ambientale un ulteriore carico di inquinanti quali quelli prodotti dal passaggio di circa 30.000 veicoli al giorno.
Si parla ancora tanto di "sviluppo" in termini di quantità e non di qualità, ma ciò che si vuole veramente è prendere possesso e rivendere la nostra valle e la nostra salute.
Lo "sviluppo", se è veramente tale, non può essere portatore di distruzione della qualità della vita!
E' interessante inoltre sapere che la società Pedemontana s.p.a. da prevalente capitale pubblico è stata trasformata in società a capitale privato. Come mai?
In questi ultimi mesi si è appreso da inchieste giornalistiche che Pedemontana Veneta s.p.a. ha cambiato assetto azionario.
Nel 2002 l'85% delle azioni erano di proprietà pubblica. Nel 2005 cambia l'assetto con un 58% del totale azionario in mano a privati, senza rispettare la procedura che in questi casi prevede l'indizione di un bando pubblico per la vendita delle quote azionarie. Inoltre su di un costo totale previsto di oltre 2 miliardi di euro, sembra che la Regione Veneto parteciperà al finanziamento dell'opera con un primo intervento di 243 milioni (ex finanziamento statale per il tratto Dueville-Spresiano), ai quali si aggiungeranno altri 10,2 milioni ogni anno per trent'anni. Raggiungendo così la ragguardevole somma di 306 milioni di euro che la Regione erogherà ai gestori della Pedemontana, in base ai flussi di traffico e quindi soggetta a possibili aumenti nel caso il volume del traffico sia inferiore ai 12.500 (??) passaggi al giorno previsti dal progetto. In questo modo si elimineranno quindi i rischi (tramite il meccanismo della Finanza di Progetto) di un investimento effettuato dai privati.
Viene quindi spontaneo pensare che il vero obiettivo non sia quello di realizzare un'opera viabilistica al servizio della comunità, ma funzionale solo agli interessi delle società realizzatrici e forse di qualche proprietario terriero.
Insomma i costi alla comunità e i ricavi ai privati!
In realtà la domanda di mobilità del nostro territorio NON è sull'asse Est-Ovest (Agno-Chiampo VERSO Leogra-Timonchio), MA sull'asse Nord-Sud (da Recoaro a Montecchio M); La Pedemontana non farebbe altro che immettere ulteriore traffico di attraversamento (previsti 30.000 passaggi al giorno!) in una valle chiusa come la nostra. Traffico che, con il nuovo Tunnel della Vallugana, si ritroverebbe poi nel versante di Malo, che oltre al danno dello svincolo di raccordo, avrebbe la beffa di una circolazione dal volume mai visto finora.
Secondo il progetto la Pedemontana, escluso forse il periodo iniziale (di 12 anni?) di esenzione per i residenti dei Comuni attraversati, sarà un'autostrada a pagamento: non sarebbe altrimenti conveniente costruirla. Inoltre rappresenterebbe un percorso alternativo per la direttrice internazionale - corridoio 5 Barcellona-Kiev, che invece di passare per Mestre passerebbe nella nostra valle! Perchè non si è utilizzata la A31, attualmente sottoutilizzata?
Si vuole quindi consumare ulteriore territorio ed ingenti risorse economiche per un'opera inutile per la popolazione locale, dannosa per l'ambiente e costosa per le nostre tasche.
Il nostro territorio già fin troppo inquinato e congestionato (fabbriche chimiche, concerie, depuratori, discariche, traffico veicolare, svincoli, rotatorie, strade, sottopassi, capannoni, elettrodotti...) non è in grado di sostenere a livello ecologico ed ambientale un ulteriore carico di inquinanti quali quelli prodotti dal passaggio di circa 30.000 veicoli al giorno.
Si parla ancora tanto di "sviluppo" in termini di quantità e non di qualità, ma ciò che si vuole veramente è prendere possesso e rivendere la nostra valle e la nostra salute.
Lo "sviluppo", se è veramente tale, non può essere portatore di distruzione della qualità della vita!
E' interessante inoltre sapere che la società Pedemontana s.p.a. da prevalente capitale pubblico è stata trasformata in società a capitale privato. Come mai?
In questi ultimi mesi si è appreso da inchieste giornalistiche che Pedemontana Veneta s.p.a. ha cambiato assetto azionario.
Nel 2002 l'85% delle azioni erano di proprietà pubblica. Nel 2005 cambia l'assetto con un 58% del totale azionario in mano a privati, senza rispettare la procedura che in questi casi prevede l'indizione di un bando pubblico per la vendita delle quote azionarie. Inoltre su di un costo totale previsto di oltre 2 miliardi di euro, sembra che la Regione Veneto parteciperà al finanziamento dell'opera con un primo intervento di 243 milioni (ex finanziamento statale per il tratto Dueville-Spresiano), ai quali si aggiungeranno altri 10,2 milioni ogni anno per trent'anni. Raggiungendo così la ragguardevole somma di 306 milioni di euro che la Regione erogherà ai gestori della Pedemontana, in base ai flussi di traffico e quindi soggetta a possibili aumenti nel caso il volume del traffico sia inferiore ai 12.500 (??) passaggi al giorno previsti dal progetto. In questo modo si elimineranno quindi i rischi (tramite il meccanismo della Finanza di Progetto) di un investimento effettuato dai privati.
Viene quindi spontaneo pensare che il vero obiettivo non sia quello di realizzare un'opera viabilistica al servizio della comunità, ma funzionale solo agli interessi delle società realizzatrici e forse di qualche proprietario terriero.
Insomma i costi alla comunità e i ricavi ai privati!