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01 giugno 2008

Chiaiano: fermiamo una catastrofe annunciata

Miliardi di euro in gioco, ma non per risolvere il problema-rifiuti, solo per innescare un processo irresponsabile che porterà a un fenomeno inquinante senza precedenti, che colpirà Napoli e successivamente l'Italia, quindi molti Paesi stranieri. I geologi avvertono che il rischio è la catastrofe e che le discariche di Chiaiano e altri siti campani o l'alternativa inceneritori - inadeguati all'emergenza - innescheranno un'apocalisse tossica letale e praticamente irreversibile. Il Gruppo EveryOne propone l'unica alternativa possibile, ma se i lavori iniziano, le possibilità di evitare il disastro scompariranno.

Il decreto del governo che dovrebbe risolvere l'emergenza spazzatura a Napoli è stato considerato dai funzionari di Bruxelles ''in contrasto con la normativa comunitaria in materia di trattamento e smaltimento dei rifiuti''. Senza farsi scoraggiare dalle parole del Presidente del consiglio Silvio Berlusconi, che ha annunciato l'uso della forza contro i cittadini di Chiaiano che manifestano il loro dissenso contro la prevista discarica, il corteo promosso dai comitati antidiscarica di Chiaiano si svolgerà oggi come previsto. Parteciperanno alla manifestazione centri sociali e associazioni per i diritti civili provenienti da tutta Italia: da Messina e dalla Calabria i No ponte, dalla Val di Susa i No Tav, dal vicentino i No dal Molin, Da Roma numerosi rappresentanti dei Cobas. Saranno presenti inoltre i centri sociali Ska Ancona, Officina 99, Insurgencia e il Gruppo EveryOne. "Affianchiamo i coraggiosi cittadini che si oppongono alla discarica," dichiarano i leader del Gruppo EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, "perché è accertato dai più qualificati geologi del mondo che il progetto del Commissario di Governo contro l'emergenza rifiuti causerebbe un disastro ecologico e umanitario. E' irresponsabile che il governo abbia ignorato gli avvertimenti di specialisti come il professor Franco Ortolani, ordinario di geologia presso l'Università di Napoli Federico II, che ha dimostrato come le cave di Chiaiano e gli altri siti in Campania destinati alle discariche non siano idonei a tale scopo, perché ubicati in ammassi rocciosi permeabili interessati, per di più, da dissesti idrogeologici. L'impermeabilizzazione di tali siti - continuano gli attivisti - potrebbe durare, nel migliore dei casi e salvo il probabile verificarsi di frane rapide lungo i versanti delle fosse, 15 anni. Le probabilità di inquinamento delle vicine falde idriche sono enormi e le conseguenze sarebbero catastrofiche non solo per la salute dei cittadini e dell'ambiente di Napoli, ma anche per i milioni di consumatori, sparsi in tutto il mondo, di prodotti tipici della Campania". Il Gruppo EveryOne lancia l'allarme ambiente e salute, ponendo in rilievo il pericolo che incomberebbe su ognuno di noi qualora fossero realizzati i progetti governativi. "Le discariche ci colpirebbero in maniera subdola, disperdendo sostanze tossiche che ci ritroveremo poi nei cibi," spiega Laura Todisco di EveryOne, che sta monitorando l'emergenza inquinamento a Napoli, "mentre l'ipotesi di termovalorizzatori inadeguati darebbe origine a nubi inquinanti e a uno spaventoso aumento dei casi di tumore maligno nonché di altre gravi patologie. Il nostro Gruppo propone l'istituzione di una commissione di esperti scelti da un organismo super partes e di una Task Force idonea ad affrontare seriamente un problema tanto grave".

Per ulteriori informazioni:
Gruppo EveryOne
Tel: (+ 39) 334-8429527
www.everyonegroup.com

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