La Reuters riferisce che circa 30 metri cubi (30 mila litri) di acqua contaminata con Uranio sono fuoriusciti l'8 di luglio da uno stabilimento del gruppo Areva presso il complesso nucleare di Tricastin, il più grande di Francia. Una parte di quest'acqua è defluita nei fiumi Gaffière e Lauzon, immissari del Rodano.
La concentrazione di Uranio (sembra non arricchito) era di 12 grammi/litro. Si tratterebbe quindi di circa 360 kg di Uranio, una bella quantità. Sul sito di Areva, nel momento in cui scrivo (ore 21 e 40 del 9 luglio) naturalmente non si dice nulla. Perchè? Non hanno il coraggio di parlarne? Hanno qualche cosa da nascondere?
La società dice che avvierà un inchiesta domani 10 luglio. Perchè ha deciso di aspettare un giorno intero? Monitoreranno anche l'impatto sull'ambiente. Perchè non lo fa qualche agenzia indipendente?
Secondo la BBC il livello iniziale di radioattività nel fiume Gaffière era 1000 volte più alto del normale. Questo livello è naturalmente destinato a ridursi a causa della diluizione delle acque.
Secondo l'Herald Tribune , Areva ha fornito versioni contraddittorie dell'incidente, prima affermando che era avvenuto martedì mattina e poi lunedì notte. La quantità di Uranio fuoriuscita, in un primo tempo valutata in 360 kg, è stata successivamente ridotta 225 kg. Altre fonti hanno parlato di 75 kg. Questo balletto di cifre non aumenta certo la credibilità del gestore del nucleare francese.
Le autorità hanno vietato il consumo di acqua dei pozzi, l'irrigazione, gli sport acquatici e la pesca in un'ampia zona intorno al complesso nucleare.
Secondo la Commission de Recherche et d'Information Indépendantes sur la Radioactivité la quantità di radioattività immessa in poche ore nell'ambiente è centosessanta volte superiore a quanto ammesso in un mese.
(9 luglio 2008) - fonte
QUI l'aggiornamento al 10 luglio,
QUI ALTRE INFO E LA MAPPA DEI SITI ITALIANI PREVISTI DA SCAJOLA PER LE CENTRALI NUCLEARI:
Mentre i nostri governanti si dimostrano sempre più intenzionati ad imporci un ritorno al nucleare, i ripetuti incidenti che stanno avvenendo nei paesi confinanti e non, ci testimoniano la pericolosità di questa fonte energetica per la sua incontrollabilità e irreversibilità.
4 giugno 2008: fuga di liquido radioattivo da una centrale nucleare slovena
11 luglio 2008: incendio nel tetto di una turbina di una centrale nucleare svedese.
FALDA CONTAMINATA: NEWS DEL 16 LUGLIO 2008
18 luglio, Francia, nuova perdita di uranio da centrale nucleare sud-est
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