20/1/2009
ROMA: Sull' Aurelia, si continua a morire ogni giorno. L'importante arteria non viene ammodernata e resa più ampia perchè i comitati d'affari, di cui fanno parte sindaci locali comandati da alcuni ben noti politicanti di sinistra e di destra, vogliono realizzare a tutti i costi l' autostrada. A questi " furbetti " sicuramente non piacerà la notizia appena arrivata : l' autostrada Roma - Livorno non si farà. Di questo ne è convinto il Codacons che assieme ai Comitati di coordinamento dei cittadini ha impugnato al Tar del Lazio la delibera del Cipe, della Regione Lazio e del Comune di Tarquinia che approva la realizzazione dei lavori.
Si tratta del più grande ricorso al Tar mai proposto sono circa due milioni i soggetti (cittadini, aziende agricole e comuni) che si organizzano con il Codacons per bloccare l'autostrada.I territori sui quali passerà l'arteria - spiega il Codacons - rappresentano un patrimonio naturale e culturale riconosciuto dall' UNESCO. L'impatto ambientale dei lavori modificherà irreversibilmente siti di inestimabile bellezza, con danni incalcolabili per il nostro paese. Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, - continua l'associazione - i motivi di ricorso al Tar sono diversi, tra cui la violazione di norme quali il diritto ad una esatta informazione, la valutazione di impatto ambientale, la verifica tecnica del tracciato in considerazione di modalità alternative come proposte dai comitati e dalle associazioni ambientaliste.L'iter procedurale attuato, infatti, lede le norme della legislazione comunitaria riguardanti la VIA e appare difforme anche rispetto all'art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali incorporata nel Trattato Costituzionale Europeo e relativo al diritto all'informazione. Nessuna notizia ai residenti: infatti i cittadini che abitano nelle zone interessate ai lavori non hanno ricevuto alcuna informazione ai sensi della Direttiva Ce 337/85.La nuova autostrada - termina l'associazione - appare come un'opera inutile e costosissima, oltre che impattante sul territorio per l'apporto notevole che avrà sull'inquinamento acustico, atmosferico, sull'alterazione del microclima e sull'assetto idrogeologico. Per tali motivi, assieme ai Comitati locali, il CODACONS ha chiesto al Tar di sospendere immediatamente l'avvio del progetto. Per discutere delle iniziative da mettere in atto il Codacons ha organizzato un incontro pubblico.
( UnoNotizie.it )
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