Ambientalisti in rivolta contro la "sanatoria anticipata" di Berlusconi
La sanatoria edilizia “nascosta” ed annunciata ieri dal premier Berlusconi sta sollevando la levata di scudi degli ambientalisti. La proposta si inserisce in quella “politica creativa” cui ci hanno oramai abituati Tremonti e Berlusconi e consiste nel varare una nuova sanatoria in materia edilizia addirittura prima che gli abusi possano essere commessi. Una trovata geniale. Legambiente ricorda il capolavoro di Francesco Rosi “Mani sulla città”, che raccontava la cementificazione in una Napoli in mano alle lobby camorristiche: “Sembra di ritornare nella situazione descritta in quel film”, afferma l’associazione ambientalista, “al tempo in cui, in barba a qualsiasi norma, Piano o regolamento edilizio, negli anni ’60 in Italia, speculatori senza scrupoli hanno potuto ampliare, demolire, ricostruire edifici brutti e insicuri”. Si tratta di pagine della nostra storia, continua Legambiente, “nelle quali la speculazione edilizia ha avuto il sopravvento, costruendo periferie squallide e invivibili”. Secondo molti urbanisti, l’idea di abolire la licenza edilizia, cioè il regime autorizzatorio a costruire da parte degli enti locali, per affidarla a progettisti privati, può avere effetti devastanti sull’equilibrio già ampiamente compromesso di molte parti del nostro territorio. Secondo Daniel Modigliani, ex direttore del piano regolatore romano, “il governo ha di fatto deciso di non volersi occupare della trasformazione edilizia delle aree metropolitane, nelle quali, peraltro, abita l’85% della popolazione italiana”.
Per Massimiliano Fuksas, architetto di fama internazionale, “in nessun altro Paese che io conosca esiste un regime totalmente liberistico dell’edilizia, dove nessuna autorità pubblica ha competenza per concedere o meno lo sfruttamento del suolo per costruire edifici”.
Naturalmente soddisfatti i costruttori. Si prospetta per loro un periodo roseo, a differenza dei lavoratori in cassa integrazione o senza alcun sostegno al reddito, per i quali il premier nega l’assegno di disoccupazione.
Costa Turchese - reportage dai terreni della famiglia Berlusconi
Per Massimiliano Fuksas, architetto di fama internazionale, “in nessun altro Paese che io conosca esiste un regime totalmente liberistico dell’edilizia, dove nessuna autorità pubblica ha competenza per concedere o meno lo sfruttamento del suolo per costruire edifici”.
Naturalmente soddisfatti i costruttori. Si prospetta per loro un periodo roseo, a differenza dei lavoratori in cassa integrazione o senza alcun sostegno al reddito, per i quali il premier nega l’assegno di disoccupazione.
Costa Turchese - reportage dai terreni della famiglia Berlusconi
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Sotto la neve pane. Sotto il cemento fame!