Ne parlammo la prima volta su Petrolio esattamente un anno fa, mostrando un video che fece tanto discutere. Sembrava comunque una curiosità, un estremizzazione del problema, un caso particolare per situazioni particolari.
Adesso siamo nel Marzo 2009, e un servizio di NBC mostra una tendopoli a Sacramento. E altre a Nashville, Seattle, Reno. La coppia che vedete nella seconda metà del filmato era proprietaria di una concessionaria di automobili.
Ci sono ormai 177 tendopoli negli USA, abitate da gente che fino a ieri aveva una bella casa e un buon lavoro, e il numero cresce ogni giorno. A San Francisco il numero dei senzatetto è cresciuto del 40%, e una comunità di tende in Georgia ha dovuto spostarsi nei boschi perché, continuando a crescere, stava invadendo l'autostrada. Alcuni comuni, come Santa Barbara e la stessa Sacramento, stanno pensando di destinare ufficialmente aree pubbliche alle tendopoli. Altri meditano invece di mandare la polizia per attuare sgomberi forzati.
Poi accade l'inevitabile, e chi legge fantascienza troverà modo di immaginare scenari futuri alquanto inquietanti: le tendopoli si organizzano. Qualcuno diventa il capo, gli altri obbediscono, si fanno ispezioni, non si pianta la tenda se non si è invitati. Succede a Camden, dove comanda un veterano del Vietnam. Per il momento regna la solidarietà, ma quanto manca a che qualche esaltato decida di farsi il proprio microstato di tende raccattando disperati?
Comunque gli americani non si perdono mai d'animo, e nascono siti internet che spiegano trucchi e dritte per cavarsela nella vita all'aperto: dal vedersela con la Polizia a trovare il modo per farsi una doccia.
E' inevitabile che vengano in mente i nostri campi nomadi. Auspicabilmente da noi non si arriverà mai a tanto, ma sarebbe curioso vedere come la cittadinanza reagirebbe nel trovarsi sottocasa un "campo nomadi" costituito da ragionieri, negozianti e precari con la laurea
Nessun commento:
Posta un commento
Sotto la neve pane. Sotto il cemento fame!