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28 settembre 2009

La Pedemontana scarica traffico in Valsugana: 3 milioni d'auto in più

Con la Pedemontana la Ss47 rischia di soffocare
www.ilvicenza.it

2 commenti:

  1. Nuova Valsugana in project financing? Crescono i No PDF Stampa E-mail
    Scritto da estnord
    mercoledì 23 settembre 2009

    «A noi pare che il progetto presentato, che prevede un impatto significativo per più Comuni, la distruzione di un ambiente ancora integro come la Destra Brenta, la costruzione di 18 chilometri di arteria stradale, un viadotto di notevole impatto ambientale e paesaggistico, sia semplicemente una follia. Lo ripetiamo: il problema va risolto con progetti meno invasivi e radicali». La Cgil di Bassano del Grappa prende nettamente posizione contro il progetto della Valsugana bis - l'ennesima diavoleria in project financing [a pagamento] promossa da una cordata di imprese [le solite: Pizzarotti, Mantovani & c.] e prontamente «sponsorizzato» dalla giunta regionale. Il No della Cgil si aggiunge al compatto rifiuto votato all'unanimità dal consiglio comunale di Bassano.
    Qui sotto il comunicato del sindacato.



    17/09/2009 - Nei primi giorni di luglio 2009 un gruppo di imprese (peraltro sempre le solite impegnate in più progetti di project financing in Veneto) ha depositato in Regione una proposta di finanza di progetto per 730 milioni di euro per la realizzazione del tratto veneto della nuova Valsugana, sostituendo - di fatto e con il beneplacito della Regione - un progetto già oggetto di complicata discussione negli anni passati e giunto ad una soluzione concertata e condivisa.

    Siamo d'accordo che sia ormai urgente affrontare il problema della fluidità del traffico in Valsugana, in particolare nella strozzatura del semaforo di Carpanè nel Comune di S. Nazario, ma proprio per questa ragione siamo convinti che la soluzione proposta sia inutile e persino dannosa per ragioni di metodo e di merito che vogliamo evidenziare in modo netto.

    Il metodo: quando mai un costoso progetto di privati, interessati ovviamente (e, dal loro punto di vista, legittimamente) al business, ha soppiantato un progetto delle comunità e dei loro Rappresentanti isituzionali senza che le comunità stesse ne venissero a conoscenza?

    Se passasse questo principio, saremmo davanti al precedente abnorme di un interesse di pochi a discapito della collettività chiamata, peraltro, a contribuire poi mediante il pedaggio, al pagamento di un'opera non chiesta.

    Al contrario, siamo convinti che si debba promuovere una grande partecipazione di istituzioni locali, associazioni sociali e singoli cittadini poiché si tratta di una scelta strutturale di modifica irreversibile di un territorio delicato.

    Per questa ragione chiediamo che la Delibera di giunta Regionale sia ritirata, che il Veneto si doti di una programmazione regionale che definisca le priorità infrastrutturali, selezioni i bisogni reali e non si faccia condurre dalle aspirazioni delle imprese. Forse serve qualche grande opera in meno e molte piccole buone opere in più, compresa la Valsugana.

    Il merito (per quanto appreso dai giornali e in attesa di prendere visione del progetto dettagliato): a noi pare che il progetto presentato, che prevede un impatto significativo per più Comuni, la distruzione di un ambiente ancora integro come la Destra Brenta, la costruzione di 18 chilometri di arteria stradale, un viadotto di notevole impatto ambientale e paesaggistico, sia semplicemente una follia. Lo ripetiamo: il problema va risolto con progetti meno invasivi e radicali.

    Per parte nostra, stiamo a fianco delle Istituzioni locali che non possono essere espropriate del diritto di decidere sul proprio territorio (con buona pace del federalismo!) e con la cittadinanza, stufa di vedere il proprio ambiente violato da proposte irragionevoli come quest'ultima, appresa - peraltro - dai media.

    La Cgil di Bassano del Grappa

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  2. Marche (da www.globalproject.info )

    No Complanare: bloccati i lavori in via Mattei
    21 / 10 / 2009

    Nuova azione del Comitato Versus Complanare e non solo… . Pochi giorni fa una telefonata della Società Autostrade li aveva avvertiti che verso le 11 di stamattina, si sarebbero presentati i tecnici per dare inizio ai lavori in via Mattei, nelle proprietà del signor Guidi Terzilio (interessato già nella manifestazione del 3 ottobre) e di Piermattei Pierina.

    Questa mattina dalle 10, una quarantina di attivisti e i loro avvocati, Monia Mancini e Francesca Petruzzo, erano pronti ad accogliere i tecnici. Al loro arrivo, insieme alla dott. Lucchetti della società SPEA, sono stati bloccati all’ingresso della proprietà. Alle richieste dei legali di quando potranno essere indennizzati i terreni espropriati la risposta è stata che i funzionari preposti alla funzione espropri non hanno tempo! e loro devono iniziare i lavori.

    L’ingegner Bernardini, del comitato, replica a queste affermazioni, ribadendo che le immissioni di possesso non devono diventare delle prevaricazioni. Infatti, dopo la notifica di queste, il proprietario non può modificare lo stato di fatto della proprietà, non può né aumentare né diminuire il valore. Quindi nemmeno le ruspe e gli operai della Pavimental possono farlo, trivellazioni comprese. Intanto l’Amministrazione sta solo a guardare, e le pressioni sono rivolte soprattutto verso le proprietà degli aderenti al Comitato. Prima di tutto chi di dovere dovrebbe incontrare la società per valutare e iniziare le trattative per gli indennizzi; finché questo non avverrà non permetteremo gli inizi dei lavori.

    Azione che rilancia i prossimi appuntamenti del Comitato Versus Complanare e non solo…: la manifestazione di sabato prossimo Alt alle ruspe!e il dibattito pubblico all’Auditorium San Rocco di giovedì 22 dove si parlerà di democrazia partecipativa e di gestione condivisa del territorio.

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Sotto la neve pane. Sotto il cemento fame!