da Libera Nos a Malo pomopero.blogspot.com
La lega si ritiene il partito “vicino al popolo” e pertanto disdegna le poltrone, ma siede su tutte quelle che riesce a raggiungere, nel governo, nel parlamento, nel consiglio regionale, in quello provinciale, nelle banche, nelle fondazioni, nelle autostrade e scalpita per averne altre.
La lega è il partito che governa la nostra regione e la nostra provincia direttamente (Zaia, Dal Lago, Schneck) o in coalizione (Galan) da 15 anni, ma che non ha mai colpe quando qualcosa non va.
La lega si ritiene il partito del territorio ma, ha perseguito e persegue un modello di sviluppo che del territorio fa scempio.
La lega si lamenta che 10 milioni di euro stanziati dal governo per l’esondazione dei fiumi di cui siamo stati vittime a Vicenza e Padova sono pochi, ma intanto non ha previsto nel bilancio regionale alcun capitolo di spesa per far fronte alle emergenze naturali.
La lega fa la voce grossa con i suoi simpatizzanti nel Veneto, ma poi a Roma tace e sostiene un governo impresentabile e riceve in cambio l’elemosina di 10 milioni che il monarca ha lasciato cadere come briciole dalla propria tavola ('na sbrancà de stracaganase).
La lega parla di padania come di patria dei veneti, ma la sua classe dirigente nazionale è tutta radicata tra Varese e Bergamo (una padania ristretta?).
La lega parla di sicurezza, ma tace sugli infortuni e sulle morti al lavoro (eppure prende voti anche tra gli operai, ma sono voti che pesano meno...boh).
La lega non si ravvede nemmeno dopo la catastrofe che ha colpito i “suoi” territori.
Ma né noi né gli alluvionati siamo stupidi.
La lega non ci incanta con lo scaricabarile su Roma o sull'imprevedibilità dell'evento.
La lega ha governato ed ha le sue responsabilità, perchè ha contribuito a distruggere il territorio.
I suoi esponent, che ci amministrano, non hanno saputo immaginare quel che stava accadendo e non hanno avvertito per tempo le popolazioni,.
Ora sanno solo lamentarsi e chiedere schei e schei e schei ai vari Bertolaso e Sacconi che vengono a fare passerella e a a intralciare i volontari che lavorano a pulire strade, case e cantine (è accaduto ieri a Vicenza: i volontari con le scope e i badili in mano, stavano appiattiti contro il muro per far passare Sacconi, scorta e codazzo).
La lega si ritiene il partito “vicino al popolo” e pertanto disdegna le poltrone, ma siede su tutte quelle che riesce a raggiungere, nel governo, nel parlamento, nel consiglio regionale, in quello provinciale, nelle banche, nelle fondazioni, nelle autostrade e scalpita per averne altre.
La lega è il partito che governa la nostra regione e la nostra provincia direttamente (Zaia, Dal Lago, Schneck) o in coalizione (Galan) da 15 anni, ma che non ha mai colpe quando qualcosa non va.
La lega si ritiene il partito del territorio ma, ha perseguito e persegue un modello di sviluppo che del territorio fa scempio.
La lega si lamenta che 10 milioni di euro stanziati dal governo per l’esondazione dei fiumi di cui siamo stati vittime a Vicenza e Padova sono pochi, ma intanto non ha previsto nel bilancio regionale alcun capitolo di spesa per far fronte alle emergenze naturali.
La lega fa la voce grossa con i suoi simpatizzanti nel Veneto, ma poi a Roma tace e sostiene un governo impresentabile e riceve in cambio l’elemosina di 10 milioni che il monarca ha lasciato cadere come briciole dalla propria tavola ('na sbrancà de stracaganase).
La lega parla di padania come di patria dei veneti, ma la sua classe dirigente nazionale è tutta radicata tra Varese e Bergamo (una padania ristretta?).
La lega parla di sicurezza, ma tace sugli infortuni e sulle morti al lavoro (eppure prende voti anche tra gli operai, ma sono voti che pesano meno...boh).
La lega non si ravvede nemmeno dopo la catastrofe che ha colpito i “suoi” territori.
Ma né noi né gli alluvionati siamo stupidi.
La lega non ci incanta con lo scaricabarile su Roma o sull'imprevedibilità dell'evento.
La lega ha governato ed ha le sue responsabilità, perchè ha contribuito a distruggere il territorio.
I suoi esponent, che ci amministrano, non hanno saputo immaginare quel che stava accadendo e non hanno avvertito per tempo le popolazioni,.
Ora sanno solo lamentarsi e chiedere schei e schei e schei ai vari Bertolaso e Sacconi che vengono a fare passerella e a a intralciare i volontari che lavorano a pulire strade, case e cantine (è accaduto ieri a Vicenza: i volontari con le scope e i badili in mano, stavano appiattiti contro il muro per far passare Sacconi, scorta e codazzo).
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Sotto la neve pane. Sotto il cemento fame!