
Tant'è che proprio su l'Espresso la giornalista Stefania Maurizi scrive: «... la Clinton chiede ai suoi diplomatici di indagare per scoprire se agenzie governative come l'italiana Sace, stiano aiutando il consorzio» a nascondere in qualche maniera il vero stato delle sue finanze. La Sace oltretutto non è una agenzia qualsiasi, ma è l'ente italiano che garantisce i crediti per le esportazioni. Dal 2009 è presidente di Sace quel Giovanni Castellaneta, ex consigliere diplomatico di Berlusconi, il quale è pure nel board di Finmeccanica.
Ma quali sono i legami tra Sacyr e Pedemontana? Sacyr, il cui nome per esteso è Sacyr Vallehermoso, è una delle maggiori imprese di costruzioni in terra iberica. La crisi economica internazionale però, lo si legge anche su Wikipedia, ha messo a dura prova la compagnia spagnola sebbene questa sia col 20% tra i soci primari del colosso petrolifero iberico-argentino Repsol-Ypf. Più nel dettaglio Sacyr, che affonda le sue radici nel periodo franchista, è socia per un 60% circa del consorzio Sis, il quale a sua volta ha vinto la concessione per la costruzione della "Pedemontana".
Al momento sulle rivelazioni de l'Espresso i partiti veneti non hanno preso posizione anche se i gruppi politici e le associazioni che si oppongono all'attuale tracciato starebbero già scaldando i motori per materializzare dubbi e fare esplodere altre contraddizioni.
Vicenzapiù 7 ottobre 2011
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