Si è tenuto a Montecchio Maggiore l’incontro dedicato a fare il punto della situazione dopo la manifestazione del 17 Marzo; vi hanno partecipato i rappresentanti di tutte le realtà che hanno collaborato al percorso di denuncia, informazione e mobilitazione degli ultimi mesi.
Rilevata la soddisfazione per aver costruito una manifestazione importante in un momento cruciale riguardo all’opera, è stato chiaro a tutti che a un passo ne seguono altri e, in questo senso, si è parlato soprattutto di come proseguire il cammino per dire NO alla realizzazione dell’autostrada Pedemontana.
Si è poi discusso su come ottimizzare l’organizzazione di iniziative, che dovranno succedersi nel prossimo futuro in modo sempre più pressante ed efficace. Anche a questo scopo, l’assemblea ha sancito la nascita del movimento No Pedemontana, che sarà unitario e aperto a tutti i cittadini che vorranno concretamente impegnarsi. All’interno del movimento, ciascuno sarà il più possibile svincolato da pregiudizi politici e saremo pronti ad accogliere chiunque desideri farne parte, senza che si debba rinunciare alla propria identità od opinione personale, che anzi speriamo arricchisca il percorso di tutti.
L’obiettivo del nostro lavoro sarà impedire la costruzione dell’autostrada. A questo riguardo un chiarimento è d’obbligo: sarebbe egoistico pensare solo al proprio orticello, quindi anche se per esempio in alcune zone dell’alto Vicentino i cantieri sono già avviati, portare avanti la nostra azione di denuncia ed indagine anche là servirà a portare la nostra solidarietà a chi sta già provando sulla propria pelle la devastazione effettiva, aumentando la conoscenza e l’informazione nei territori dove ancora non si conosce fino in fondo cosa significherà l’avvio dei lavori.
Il movimento agirà lungo tutta la tratta dell’opera, per parlare ad ogni cittadino che verrà privato della propria terra, sorvegliare su ogni galleria che squarcerà i monti, fare analisi su ogni corso d’acqua che verrà contaminato… Per fare questo impegnativo e importante lavoro, dovremo lavorare con intelligenza soprattutto nella gestione delle risorse umane, accrescendo da un lato la forza e la partecipazione, e, dall’altra, la competenza e la credibilità.
Dal punto di vista operativo, infine, si è ragionato sulla possibilità di istituire un presidio permanente inteso come spazio attivo e aperto a chiunque vorrà contribuire.
Un nuovo movimento si evolve quindi da precedenti esperienze di difesa del territorio e della democrazia, sperando certo di aprire insieme nuovi ragionamenti sul futuro e la sostenibilità del nostro modello di sviluppo.
Movimento NO Pedemontana
Montecchio M. 19 marzo 2012
Rilevata la soddisfazione per aver costruito una manifestazione importante in un momento cruciale riguardo all’opera, è stato chiaro a tutti che a un passo ne seguono altri e, in questo senso, si è parlato soprattutto di come proseguire il cammino per dire NO alla realizzazione dell’autostrada Pedemontana.
Si è poi discusso su come ottimizzare l’organizzazione di iniziative, che dovranno succedersi nel prossimo futuro in modo sempre più pressante ed efficace. Anche a questo scopo, l’assemblea ha sancito la nascita del movimento No Pedemontana, che sarà unitario e aperto a tutti i cittadini che vorranno concretamente impegnarsi. All’interno del movimento, ciascuno sarà il più possibile svincolato da pregiudizi politici e saremo pronti ad accogliere chiunque desideri farne parte, senza che si debba rinunciare alla propria identità od opinione personale, che anzi speriamo arricchisca il percorso di tutti.
L’obiettivo del nostro lavoro sarà impedire la costruzione dell’autostrada. A questo riguardo un chiarimento è d’obbligo: sarebbe egoistico pensare solo al proprio orticello, quindi anche se per esempio in alcune zone dell’alto Vicentino i cantieri sono già avviati, portare avanti la nostra azione di denuncia ed indagine anche là servirà a portare la nostra solidarietà a chi sta già provando sulla propria pelle la devastazione effettiva, aumentando la conoscenza e l’informazione nei territori dove ancora non si conosce fino in fondo cosa significherà l’avvio dei lavori.
Il movimento agirà lungo tutta la tratta dell’opera, per parlare ad ogni cittadino che verrà privato della propria terra, sorvegliare su ogni galleria che squarcerà i monti, fare analisi su ogni corso d’acqua che verrà contaminato… Per fare questo impegnativo e importante lavoro, dovremo lavorare con intelligenza soprattutto nella gestione delle risorse umane, accrescendo da un lato la forza e la partecipazione, e, dall’altra, la competenza e la credibilità.
Dal punto di vista operativo, infine, si è ragionato sulla possibilità di istituire un presidio permanente inteso come spazio attivo e aperto a chiunque vorrà contribuire.
Un nuovo movimento si evolve quindi da precedenti esperienze di difesa del territorio e della democrazia, sperando certo di aprire insieme nuovi ragionamenti sul futuro e la sostenibilità del nostro modello di sviluppo.
Movimento NO Pedemontana
Montecchio M. 19 marzo 2012
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