Il lavoro di indagine partito dai comitati finalmente trova sbocco e conferma in grande: c'era un fondo di verità su quanto dicevamo... Questo dimostra l'importanza del lavoro dei cittadini dal basso che acquisendo conoscenze tecniche e scientifiche senza bisogno di grandi esperti preposti al controllo che non vedono mai nulla di quello che accade nel territorio sotto i loro piedi, si fanno carico della salute e dell’ambiente contando sulle proprie forze.
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L'ipotesi di reato è falso ideologico e traffico illegale di rifiuti in forma organizzata
06/07/2013
VICENZA. La Direzione distrettuale antimafia di Venezia ha
inviato 27 avvisi di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta
presenza di materiali inquinanti non inertizzati che potrebbero essere
stati utilizzati come fondo nella costruzione della Valdastico sud. Gli
avvisi non sarebbero ancora arrivati a molti degli indagati, ma
l'inchiesta -come riportato in passato dal giornale- è in corso. Le
ipotesi di reato sono falso ideologico e traffico illegale di rifiuti in
forma organizzata.
L'atto da parte della Dia era dovuto in quanto, per verificare l'eventuale presenza di rifiuti non inertizzati, si renderà necessario un esame tecnico irripetibile, un carotaggio del fondo autostradale che poi sarà analizzato. Di conseguenza gli indagati devono potersi tutelare nominando eventualmente dei periti di parte. Tra gli indagati ci sono i vicentini Attilio Schneck, in quanto presidente dell'autostrada Brescia-Padova all'epoca dei fatti, Antonio Beltrame (Acciaierie Afv di Vicenza), Fabio Zanotto (Egi Zanotto di Marano), Paolo Cornale (Ac.S.G. Palladio di Vicenza) e Mauro Saccon (R&C di Altavilla Vicentina).
I particolari ne Il Giornale di Vicenza in edicola domani
L'atto da parte della Dia era dovuto in quanto, per verificare l'eventuale presenza di rifiuti non inertizzati, si renderà necessario un esame tecnico irripetibile, un carotaggio del fondo autostradale che poi sarà analizzato. Di conseguenza gli indagati devono potersi tutelare nominando eventualmente dei periti di parte. Tra gli indagati ci sono i vicentini Attilio Schneck, in quanto presidente dell'autostrada Brescia-Padova all'epoca dei fatti, Antonio Beltrame (Acciaierie Afv di Vicenza), Fabio Zanotto (Egi Zanotto di Marano), Paolo Cornale (Ac.S.G. Palladio di Vicenza) e Mauro Saccon (R&C di Altavilla Vicentina).
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