Dopo 6 anni di opposizione alla SPV, siamo arrivati a un punto in cui sembra che il peggio stia per accadere.
Parlando con le persone, nei luoghi dove l’autostrada passerà, ci rendiamo conto che chi abita “lontano” (basta qualche centinaio di metri per sentirsi lontani) non si sente coinvolto, pensa di essere sufficientemente lontano per essere immune dagli effetti dell’opera.
Chi, d’altro canto, si trova a subire espropri o ad essere danneggiato senza nemmeno un indennizzo, e molti altri che si oppongono all'opera, sperano ancora che la mancanza di soldi e la crisi in atto fermino perlomeno il lotto 1 tra Montecchio Maggiore e Malo.
Invece, purtroppo, telefonate sono state ricevute da alcuni dei proprietari dei terreni espropriati da parte del concessionario.
Altre voci attendibili ci dicono che entro due mesi cominceranno le entrate in possesso dei terreni tra Villaverla e Malo.
Lo scavalcamento, della A31 è un passaggio che colpirà psicologicamente quelli che ancora speravano nella possibilità che la SPV si fermasse a Sarcedo-Villaverla.
Ma gli orchi si muovono per invadere la Contea e a differenza di quanto accade ne “Il Signore degli Anelli”, nessun esercito si coalizzerà per fermarli.
Gli amministratori regionali che ne recitano la parte (degli orchi) e che stanno spremendo l’odiato stato centrale per farsi dare il denaro pubblico al posto di quello privato che il project financing non riesce ad attirare, sono stati votati da coloro che fra pochi mesi, a cantieri avviati, si renderanno conto del grave errore fatto ad averli dapprima scelti e successivamente non osteggiati tacendo o nascondendo la testa sotto la sabbia con l'alibi del "tanto non la faranno mai".
I lavori probabilmente partiranno e sebbene sia probabile che non arriveranno a termine (mancano pur sempre 1700 milioni all’appello) riuscirannoa a devastare territorio e salute delle persone.
Dal canto nostro, dopo le mobilitazioni, i tentativi di ampliare le coscienze, i ricorsi non andati a buon fine, cosa altro possiamo mettere in campo?
Di costi, aspetti tecnici, danni ambientali e umani, debito creato del project financing per i prossimi 40 anni, di non trasparenza abbiamo parlato per anni e sinceramente siamo stanchi di ripetere gli stessi concetti e di sentirceli ripetere, soprattutto se siamo sempre a ripeterli tra persone conosciute.
Ora la vera domanda è: come continuiamo?
Abbiamo la capacità e la forza di coalizzare per una volta tutti i contrari per la battaglia finale o lasceremo che Mordor prevalga?
Parlando con le persone, nei luoghi dove l’autostrada passerà, ci rendiamo conto che chi abita “lontano” (basta qualche centinaio di metri per sentirsi lontani) non si sente coinvolto, pensa di essere sufficientemente lontano per essere immune dagli effetti dell’opera.
Chi, d’altro canto, si trova a subire espropri o ad essere danneggiato senza nemmeno un indennizzo, e molti altri che si oppongono all'opera, sperano ancora che la mancanza di soldi e la crisi in atto fermino perlomeno il lotto 1 tra Montecchio Maggiore e Malo.
Invece, purtroppo, telefonate sono state ricevute da alcuni dei proprietari dei terreni espropriati da parte del concessionario.
Altre voci attendibili ci dicono che entro due mesi cominceranno le entrate in possesso dei terreni tra Villaverla e Malo.
Lo scavalcamento, della A31 è un passaggio che colpirà psicologicamente quelli che ancora speravano nella possibilità che la SPV si fermasse a Sarcedo-Villaverla.
Ma gli orchi si muovono per invadere la Contea e a differenza di quanto accade ne “Il Signore degli Anelli”, nessun esercito si coalizzerà per fermarli.
Gli amministratori regionali che ne recitano la parte (degli orchi) e che stanno spremendo l’odiato stato centrale per farsi dare il denaro pubblico al posto di quello privato che il project financing non riesce ad attirare, sono stati votati da coloro che fra pochi mesi, a cantieri avviati, si renderanno conto del grave errore fatto ad averli dapprima scelti e successivamente non osteggiati tacendo o nascondendo la testa sotto la sabbia con l'alibi del "tanto non la faranno mai".
I lavori probabilmente partiranno e sebbene sia probabile che non arriveranno a termine (mancano pur sempre 1700 milioni all’appello) riuscirannoa a devastare territorio e salute delle persone.
Dal canto nostro, dopo le mobilitazioni, i tentativi di ampliare le coscienze, i ricorsi non andati a buon fine, cosa altro possiamo mettere in campo?
Di costi, aspetti tecnici, danni ambientali e umani, debito creato del project financing per i prossimi 40 anni, di non trasparenza abbiamo parlato per anni e sinceramente siamo stanchi di ripetere gli stessi concetti e di sentirceli ripetere, soprattutto se siamo sempre a ripeterli tra persone conosciute.
Ora la vera domanda è: come continuiamo?
Abbiamo la capacità e la forza di coalizzare per una volta tutti i contrari per la battaglia finale o lasceremo che Mordor prevalga?
Miei cari Sauron è troppo forte proprio perchè è stato votato e finchè anche noi non verremo votati la battaglia non avrà storia. E' sempre possibile che finiscano i soldi!!!
RispondiEliminaFrancesco Borgato
Io abito a km2 da dove passerà la SPV e mi sento profanata. Quando passo nella zona cantiere SPV di Bassano del Grappa sono sconvolta da tanto sfacelo e sperpero di territorio e natura... NON smette di lottare!!!!! Arriverà comunque il tempo che i ns. "cari" compaesani smetteranno di fare le pecore e gli struzzi e vedranno quello che stanno succedendo. Almeno lo spero... Coraggio ragazzi. IO son dalla vs.parte
RispondiEliminaVorrei sapere perchè non avete pubblicato il mio commento di sabato sera che mi incoraggiava a continuare in barba a quelli ce non capiscono o non vogliono capire quello che sta accadendo in Veneto...
RispondiEliminaSon un pò delusa.
Un'anonima che ha a cuore il proprio territorio e chi lotta per esso
il tuo commento è stato pubblicato da un po', forse c'è stato un disguido...
EliminaGrazie e avanti così.
Elimina