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22 maggio 2016

Tutto nella norma.

Nemmeno il cemento che affiora nei campi riesce a smuovere la testa delle persone.

Ci tocca sentire le chiacchiere dei soliti grandissimi coglioni che pontificano sull'ineluttabilità del progresso, sulla necessità di spostarsi rapidamente, sui posti di lavoro creati o persi e le altre  cazzate di chi nel grande o nel piccolo ha mangiato e mangia nella greppia della cementificazione e dello sviluppo ad ogni costo e di quelli che, per ora esclusi, vorrebbero entrare in campo e mangiare a loro volta.

Ma quella foto (vedi articolo del GdV) con le piantine di mais coperte dal cemento parla chiaro.
Non si tratta di fare le cose fatte bene, non esiste un bene, un modo buono per continuare a consumare suolo, a distruggere un bene comune come il territorio.

Solo che nella testa piena di stronzate di questi coglioni da social network,  l'evidenza non trova posto. Ci piacerebbe che il cemento fosse risalito da sottoterra nel loro giardinetto. Allora sì che si sarebbero indignati. Ma quando tocca al vicino...beh sono affari suoi. Loro, i coglioni,  devono spostarsi velocemente da un luogo insignificante ad un altro altrettanto insignificante a fare cose insignificanti per una vita priva di significato

E che dire degli amministratori locali? Non vedono non sentono e quando parlano, parlano a caso.

Al massimo consigliano a chi è disturbato dai rumori notturni di comperarsi i tappi per le orecchie.....

Noi tifiamo meteorite! Voi fate come volete.

http://www.ilgiornaledivicenza.it/territori/schio/malo/pedemontana-colate-di-cemento-sui-campi-di-mais-1.4878873
 

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Sotto la neve pane. Sotto il cemento fame!