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L'alternativa è: Economia prossimale - Conversione ecologica dell'industria - Ri-modellazione del sistema di trasporti - Opere locali PER il territorio - Sviluppo delle energie rinnovabili - Efficienza energetica - Utilizzo della tecnologia per praticare la 'mobilità immobile' - Produzione e consumo responsabile - Agricoltura di prossimità - Cultura dei Beni Comuni - Sobrietà negli stili di vita - Cultura della democrazia dal basso e della partecipazione - Condivisione del sapere per sviluppare la democrazia degli uguali - Sviluppo della scuola, dell'università e della ricerca per sperimentare nuovi modelli culturali e sociali

09 maggio 2010

Eppur si muove ancor di più..

E vediamo se poi ci sarà una presa di posizione anche della lega....

Pedemontana e grandi infrastrutture: da ripensare

Guido Zentile, Federazione della Sinistra, PRC, PdCI - Proviamo a ripensare il sistema della mobilità.

Le recenti posizioni dei Comitati di zona e dei referenti politici, durante le assemblee pubbliche e sui quotidiani locali, hanno tratteggiato la questione Pedemontana con dei timidi percorsi che portano, da un lato ad un'indifferibilità del progetto, con particolare attenzione alle opere di mitigazione, dall'altro lato ad una completa rivisitazione del progetto affinché la struttura crei minor impatto possibile sul territorio.

In pratica si concerta, si contratta, ma non si pensa quanto danno provocherà un'opera così imponente sul territorio, non si pensa che il miglior ritorno economico lo si ha nel rispetto e nella tutela dell'ambiente.
Siamo sempre stati contrari e lo saremo sempre alle grandi opere, che limitandoci nel nostro territorio bastano e avanzano, quindi non solo Pedemontana, ma anche Valdastico (nord e sud), sistema delle tangenziali, TAV ......: dobbiamo dire STOP al consumo di suolo e pensare veramente ad una riqualificazione del trasporto pubblico, a rivedere il sistema della mobilità, dei rapporti di produzione, in modo da diminuire l'invadenza dell'automobile, dei mezzi pesanti, dalle strade; mettere al centro la persona, l'individuo, il quale deve trovare un ambiente più sano e più pulito, non contaminato da strade, capannoni, centri commerciali, un ambiente dove si ricrei quella simbiosi uomo-territorio, oggi scomparsa.
Ed è questo il messaggio che lanciamo: non si tratta di essere luddisti, di essere contro il progresso, il progresso è e deve essere prima di tutto il rispetto per ciò che c'è stato donato e che abbiamo il dovere di mantenere e rispettare. Ma se andiamo avanti di questo passo, con lo sfruttamento e l'uso inopportuno della natura, abbiamo ormai raggiunto livelli da rasentare il classico meccanismo di non ritorno.
Se veramente lo vogliamo, e vogliamo bene a noi stessi, siamo ancora in tempo: fermiamo la Pedemontana. Punto e basta.
Lanciamo un appello, alle persone e ai referenti politici locali e regionali, per un incontro pubblico sul tema che organizzeremo per il prossimo giugno: un'occasione per iniziare a ripensare il nostro territorio.


Guido Zentile
Dipartimento Ambiente PRC
Federazione della Sinistra PRC e PdCI - Vicenza

link - 8 maggio 2010

2 commenti:

  1. Finalmente una posizione corretta sulla Pedemontana. Speriamo che venga letta in primo luogo da chi guarda sempre e comunque al compromesso per principio. Politicismo, filo-istituzionalismo sfegatato!
    Compensazioni e mitigazioni non le vogliamo! Vogliamo poter guardare in faccia i nostri figli e nipoti senza essere quelli che hanno lasciato distruggere INUTILMENTE la valle!

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Sotto la neve pane. Sotto il cemento fame!