AMBIENTE. Sindaci durissimi contro il progetto di invaso della Regione:
1748 firme in 7 giorni
Giornale di Vicenza 22 Aprile 2008
link: Bacino idrico anti piene? «È solo una mega cava» Primo firmatario illustre della protesta Bepi De Marzi Sono state inviate a Venezia le osservazioni all’opera.
vedi: Comitato per la Difesa e la Tutela del torrente Chiampo, dei suoi argini e del suo territorio.
Montorso Vicentino, Zermeghedo e Montebello Vicentino
(Il progetto, i costi, le motivazioni del no): dal sito del Comune di Montorso
BEN FATTO!!! LA MOBILITAZIONE MI SEMBRA CHE STIA DANDO GIA' DEI FRUTTI, QUESTO AIUTA ANCHE NOI DEL COMITATO DIFESA SALUTE TERRITORIO VALLE AGNO E MALO. 10 100 1000 COMITATI, SIAMO DAPPERTUTTO!
RispondiEliminaCon un governo nazionale di destra, con la regione di destra, con i comuni di destra, hai voglia a fare comitati (che io sostengo, si badi bene!); forza di potere e denaro sono dalla loro parte e sono veramente difficili da contrastare. Noi dobbiamo usare il poco denaro che gira nelle nostre tasche, "loro" possono utilizzare quello che versiamo con le tasse e le varie addizionali così la lotta diventa assolutamente impari. Aggiungo che in questi anni non ho mai visto così tanta devastazione di territorio per costruire capannoni industriali che rimangono vuoti e che hanno distrutto intere aree pregiate dal punto di vista ambientale (Le Poscole sono uno dei tanti esempi citabili).
RispondiEliminaPurtoppo è così ma non dobbiamo mollare, se ci resta ancora almeno un pò di democrazia, bisogna continuare ad opporci e fare di tutto per sensibilizzare le persone che ancora guardano con distanza il problema. Verrà il giorno che si renderanno conto... spero che arrivi presto. Solo allora potremmo dirci di essere più forti di loro e sicuramente sapremo difendere quel che ci resta (sperando che qualcosa sia rimasto).
RispondiEliminaBasta con i partiti. La 'sinistra'è roba del secolo scorso, c'è poco da piangere. In Francia, Germania e ora anche Inghilterra la sinistra sta sparendo. Sta sparendo anche l'idea di essere 'rappresentati'.
RispondiEliminaAdeguiamo i nostri concetti, la realtà cambia ogni giorno sotto i nostri piedi. Abbiamo bisogno di autonomie locali, movimenti forti. La democrazia siamo noi, solo le lotte dal 'basso'(nè destra nè sinistra ma da 'basso')difendono i cittadini. Chiedetelo a quelli della Tav cosa pensano della 'sinistra'. Ogni volta che un movimento si costruisce basandosi sui 'partiti' si trova regolarmente col culo per terra. Ci sarà un motivo?!
Anche a me piacerebbe che ci fossero amministrazioni che ci appoggiano, ma ce le dobbiamo costruire, in vallata perlomeno.
I governi che ci appoggiano a quelli non ci credo proprio (qui gli illusi siete voi).
Dite che è da illusi credere nei movimenti dal basso perché mancano i soldi...Ma come fate a credere nei governi e nei partiti?
"Dite che è da illusi credere nei movimenti dal basso perché mancano i soldi...Ma come fate a credere nei governi e nei partiti?"
RispondiElimina??? ma che stai a dì?
E chi ci crede nei partiti.
Cito e rispondo a
RispondiElimina"Basta con i partiti. La 'sinistra'è roba del secolo scorso, c'è poco da piangere..."
Anche la Destra è roba del secolo scorso ed entrambe non hanno più ragion d' essere nominate se non nei libri di storia. Erano un duopolio che è stato per almeno 60 anni la mascheratura dell'industrialismo, cioè il sistema economico che si sono date tutte le Potenze basando la loro sussistenza sul modello lavoro-consumo-sviluppo lubrificandolo con banche e finanza.
Un modello del genere è valido fino all' esaurimento di spazi, risorse e mercati e non può essere applicato indefinitamente ad un sistema chiuso come la Terra e questo è proprio il limite che si sta raggiungendo.
La c.d. globalizzazione è l'apice dell'industrialismo, dove andare oltre? Politici, amministratori, sindacalisti e ovviamente imprenditori sono tutti orientati a questo modello la cui caratteristica è quella di autoalimentarsi, autogiustificarsi e rinviare eternamente al futuro le soluzioni dei problemi che genera, fiducioso in quelle che dovrebbero arrivare dal mitico Sviluppo Tecnologico.
Mai come in questi anni infatti abbiamo assistito all' abbandono acritico delle sorti dell' uomo nelle braccia della Tecnologia. Ci sono esempi di tutti i tipi e di tutte le scale: TAV, rigassificatori, energia nucleare, computer, cellulari, internet, inceneritori, le mostruosità mengheliane delle biotecnologie; ma non pensiamo solo agli oggetti tecnologici, pensiamo ai loro risvolti sociali, p.es. la guerra tecnologica e globale, la videosorveglianza, la possibilità di tracciatura e identificazione delle comunicazioni (tutte), le nuove forme di alienazione sul lavoro (che differenza c'è fra l'operaio rappresentato da Chaplin in "Tempi Moderni" e l'impiegato che traffica centinaia di email al giorno?)...
E' naturale che venga voglia di "ripartire dal basso" e questo porta inevitabilmete a scontrarsi con chi sostiene e protegge il "Pensiero Unico" appena descritto. Ci sono i sostenitori "attivi" ovvero coloro che hanno l' interesse nel sistema (politici, imprenditori, banche, gruppi di potere) e sostenitori passivi (i c.d. consumatori).
I primi sui limiti del sistema mentono sapendo di mentire, i secondi credono ai primi a causa principalmente del condizionamento mediatico cui sono sottoposti dai gruppi di potere ma anche di una fisiologica dose di ignoranza e inerzia mentale.
Questo spiega a sufficienza le contraddizioni che stiamo vivendo.
Prevedo che il compito storico dei movimenti "dal basso" sarà quello di generare un soggetto politico che si opponga al "Pensiero Unico" e che non si rifaccia ai temi logori e alle ideologie della Sinistra che sono state, anche inconsapevolmente, del tutto funzionali allo sviluppo stesso del modello liberalistico e insostenibile, esattamente come due contrafforti reggono l'arcata di un ponte.
Cellule primordiali di questo soggetto si sono viste negli esperimenti politici della lista di Montanari e delle varie civiche nella recente tornata elettorale. Cellule, niente di più. Paradossalmente il brodo di coltura in cui cresceranno non sarà l'ondata di genuina indignazione che le accompagna o la capacità di duplicarsi facendo informazione. Funzionerà molto meglio l'esplosività delle contraddizioni incorporate nel Modello Insostenibile. E per tanti sarà ancora una volta troppo tardi.
Il fatto è che nel "basso" c'è anche un mare d'indifferenza e d'ignoranza, nel senso di ignoscere cioè di non conoscere e di non volerne sapere di informarsi perciò, come abbiamo potuto vedere a Castelgomberto, Lega Nord e Casa delle presunte libertà, hanno fatto vincere una lista che ha avuto l'appoggio soprattutto dal "basso". Non per niente Berlusconi ha affermato, e glielo concedo, che gli adulti che guardino la televisione (sprattutto le sue) hanno il cervello di un bambino. I risultati li abbiamo appena visti con le elezioni nazionali.
RispondiEliminaUn esempio: volete conoscere qualcosa sulla vita di Schifani, neo presidente del senato?
Andate a vedere: http://www.bennycalasanzio.blogspot.com/
oppure: http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/
ed anche sul blog di Grillo ci sono posts molto interessanti.
Vedremo i giornalisti interessarsi della pedemontana fra vent'anni quando i tumori da inquinamento saliranno a ritmo esponenziale. Saluti a tutti
Come non darti torto, ma il 'basso' che descrivi tu in realtà non è che 'oblio'.
RispondiEliminaQui si intende dal basso con consapevolezza.
Forse volevi dire:" come non darti ragione".
RispondiEliminaPurtroppo stiamo vedendo come i "poteri forti" stiano letteralmente affamando la gente, da 15 anni a questa parte sono aumentati a dismisura da un parte i nuovi poveri, che hanno bisogno di aiuti economici già dalla prima settimana del mese e non dalla terza o dalla quarta, dall'altra parte chi ha potuto si è arrichito sempre più. Non c'è una sola casta, ma ce ne sono diverse: dai politici agli avvocati, ai notai, ai farmacisti, ai medici specialisti, ai giornalisti asserviti al potere e così via.
E per combattere le decisioni prese sulle spalle della gente, ci vuole sì l'associazionismo, ma anche molto molto denaro. Saluti a tutti.
La Val di Susa insegna: la ricchezza siamo NOI
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