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16 luglio 2008

Petrolio e barbarie

Mentre il mondo è colpito in modo incrociato dalla crisi energetica, con l'aumento vertiginoso dei prezzi petroliferi, che a loro volta disarticolano l'economia a partire da trasporti, agricoltura, ecc., dalla crisi finanziaria nata dalla bolla speculativa immobiliare e dal debito pubblico USA determinato anche dalle gigantesche spese militari, dalla crisi alimentare che colpisce centinaia di milioni di persone in tutto il sud del mondo, dalla crisi ambientale dovuta al riscaldamento del pianeta, da noi in Italia i 'veri problemi' su cui si discute su giornali e tv sono:

  • la Carfagna e come ha fatto a diventare ministra;

  • i lavavetri e i rom che sporcano e rubano, e come si potrebbe schedarli ed eliminarli, 'fin da piccoli';

  • i 'fannulloni', di cui sembra che siano pieni gli uffici pubblici e anche le fabbriche visto che tutti gli industriali e i giornali si lamentano dalla mattina alla sera della 'scarsa produttività'.

  • I pensionati poi vivono troppo a lungo e quindi sono troppi, come gli immigrati, magari anche gli insegnanti, i meridionali, gli ammalati....già che ci siamo potremmo eliminare anche loro, insieme ai giovani precari che anche quelli sono troppi e magari poi diventano adulti e pensionati....

Da destra e da sinistra, ciò che si chiede (oltre a lavorare di più e consumare di più) è più controllo, più autoritarismo, più stato di polizia (vedi assoluzione per Genova - Bolzaneto). Di Pietro per esempio pensa che il vero problema dell'Italia (e del mondo?) sia la corruzione quindi più intecettazioni telefoniche. Si pensa che con una buona dose di polizia, legnate o galera o licenziamenti, tutti i problemi si risolverebbero. Così pensa il populismo imperante, che semplifica la realtà in modo spaventoso, spesso sostenuto non solo dai Gentilini di turno ma anche dai sindaci di 'centrosinistra', da Firenze a Padova a Bologna, ecc.. (e non solo dai sindaci!).

Fino a poco tempo fa invece il problema mondiale erano gli arabi, tutti terroristi, eliminando i quali con la guerra in Afganistan e Iraq si risolvevano tutti i problemi del mondo (anche qui alla chetichella hanno cambiato discorso visto il fallimento colossale di queste politiche).

Tutto questo svia l'attenzione dai grandi problemi del pianeta, che sono originati in primo luogo dal capitalismo e dalla sua logica privatistica (=egoistica) e irresponsabile, che veniva fino a poco tempo fa addirittura esaltata come la soluzione automatica di tutti i mali del mondo.

Il liberismo (= libero sviluppo del capitalismo) avrebbe infatti dovuto risolvere tutti i problemi attraverso privatizzazioni, smantellamento del welfare, 'far lavorare tutti altro che vivacchiare gratis', globalizzazione, esportazione della democrazia e del sistema occidentale, ecc.. Ora nessuno lo sostiene più, o almeno, quelli che hanno più pudore non possono nascondere la gigantesca crisi strutturale del sistema e la barbarie che ne deriva. Anzi, adesso per loro (anche Tremonti e Bossi sono diventati no global!) il problema è la globalizzazione, la Cina...Vai con le frontiere! (roba che per poco non se la prendono anche con Marco Polo entrando così in un possibile corto circuito psichico che potrebbe essere loro fatale visto che più veneto e imprenditore di lui...).

Quindi ancora più autostrade, centrali nucleari, ponti di Messina, Tav: ancora asfalto, cemento, traffico, inquinamento, è la risposta che si accingono a dare alla crisi energetica, economica, ambientale a costo di far intervenire l'esercito se le popolazioni si oppongono (vedi Napoli).

Ancora più capitalismo, in versione protezionistica o liberistica. Non importa se questo modello di sviluppo porta in miseria nuovi milioni di persone, se la povertà si diffonde anche da noi e il costo della vita è insostenibile, se il pianeta è al collasso, se l'ambiente è saturo di nocività: l'importante è lo sviluppo a tutti i costi. Quindi in tutto il mondo ancora missioni militari, basi, polizia, esercito!.

La crisi è di sistema, crisi del modo di produrre i beni e la ricchezza e soprattutto crisi di come viene gestita dall'alto la società in cui viviamo. La corruzione è solo un sintomo di come tutto sia andato fuori controllo, dalle finalità del sistema fino al modo di gestione.

La violenza e la guerra sono solo sintomo della fragilità e dell'enorme stortura e disuguaglianza del meccanismo generale e di come con difficoltà riescano ormai a gestire e controllare lo sviluppo delle forze produttive e della democrazia dal basso che si incrementano a vicenda sulla base delle nuove risorse tecnologiche e scientifiche accumulate e della complessità e del dinamismo della rete produttiva.

Perciò, da parte nostra, difendiamo e sviluppiamo i beni comuni, la democrazia! Solo esercitando il potere dal basso, gestendo l'economia per fini sociali, difendendo il reddito e la salute, disobbedendo alla guerra, potremo uscire veramente da queste crisi che causano carestie e disastri.


(M.G. 16 luglio 2008)

6 commenti:

  1. E ti pare poco che in un Paese così corrotto com'è l'Italia almeno un parlamentare come Di Pietro se ne occupi? Lungi da me il santificarlo, per carità!
    E' vero che destra e sinistra vanno troppo a braccetto, ma quello che ha fatto e sta facendo il caimano a favore proprio e degli amici in modo così chiaro e menzognero (è un raccontaballe) non si era mai visto prima, nemmeno ai tempi di Craxi.
    Ora le tangenti, a parte qualche caso clamoroso, si avvalgono dei crismi della pseudolegalità

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  2. ciao Leonardo, di cove sei? perchè non vieni alle nostre riunioni? ci farebbe piacere conoscerti!

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  3. SCONCERTANTE INTERVISTA VIDEO DI PETER GOMEZ CHE SPIEGA TUTTO SUL PROCESSO BERLUSCONI - MILLS

    http://it.youtube.com/watch?v=MeHXEp_DGk8

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  4. Sono di quì, vi conosco, ho dato 2 piccoli contributi. Non posso impegnarmi per motivi di salute maledetta. Ciao

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  5. Quelli che rubano e prendono o danno tangenti ci sono in tutto il mondo, anche se l'Italia magari è il paese messo peggio fra quelli più ricchi. Comunque non è che la Svizzera o gli Usa per il fatto che meno corruzione sono paesi più giusti. Il povero è povero e crepa (magari più negli Usa che in Svizzera). L'immigrato è sfruttato lo stesso. L'ambiente è inquinato lo stesso...Le centrali nucleari ci sono lo stesso.
    Io penso che il vero problema è questo. Abbiamo visto che dopo mani pulite ha preso il potere Berlusconi, a volte il giustizialismo oltre a essere forcaiolo è anche manipolato per altri fini.
    Di Pietro era favorevole alle guerre, ha difeso i poliziotti torturatori del G8...è favorevole alla Tav, alle autostrade
    dovunque...e allora?
    Allora stiamo attenti a non accettare acriticamente tutto, anche il giustizialismo ha le sue grandi ambiguità, in primo luogo perché ci si fida di chi sta in alto, si delega agli zorro di turno invece che prendere in mano la politica in prima persona. Si spera in Grillo o Di Pietro...

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  6. Leonardo, peccato per la tua 'salute maledetta'! Non escludo però che la nostra compagnia possa farti stare un pò meglio. Non preoccuparti, non ti faremo lavorare troppo. ciao

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Sotto la neve pane. Sotto il cemento fame!