“Lo stato garantirà la possibilità di riprendere i lavori dei trafori alpini per il corridoio 5 attraverso proprio l’ uso della
FORZA”. Silvio BERLUSCONI
“La TAV si fara! PUNTO E BASTA”. Romano PRODI
A queste dichiarazioni (distanti fra di loro un paio d’anni ) e che vogliamo sperare non rappresentino che una minima parte dei Senatori e dei Deputati italiani, il movimento NO TAV risponde:
- Con l’uso della PARTECIPAZIONE che sarà per l’ennesima volta numericamente straordinaria.
- Con l’ uso della CONOSCENZA grazie a una mole immensa di materiale letterario prodotto e a oltre 15 anni di studi e lezioni collettive.
- Con l’ uso della TRASVERSALITA’ politica, particolarmente fastidiosa per i vari governi in carica.
- Con l’ uso delle GAMBE , svelte nel marciare, pedalare, scalare, camminare e macinare km in ogni dove.
- Con l’ uso della SPIRITUALITA’ con la forza della preghiera, del digiuno e della coscienza.
- Con l’uso della SOLIDARIETA’ in difesa oltre che del proprio giardino , soprattutto di quello del proprio vicino.
- Con l’ uso dell’AUTOIRONIA, della goffaggine e dell’ assoluta mancanza di leaders e piani strategici.
- Con l’ uso della TEMPRA fisica per resistere sotto il sole a picco e attorno ai falò nelle gelide notti d’ inverno. Facendo lunghi viaggi in mezza Europa per far sentire la nostra voce.
- Con l’ uso del SACRIFICIO altrui, di chi in tutta Italia e ben prima di noi ha subito i cantieri del TAV
- Con l’ uso della VENA ARTISTICA che ha portato al movimento: pittori, scultori, poeti e musicanti. Compositori, cuochi, sarte e cantanti.
- Con l’ uso dell’ EVIDENZA che è sotto gli occhi di tutti gli italiani con il continuo spreco di denaro pubblico per opere faraoniche sovradimensionate e mai portare a termine, puntualmente sottratto a sanità, scuola, pensioni e manutenzione delle ferrovie esistenti, aggravando sempre di più il divario fra classi sociali.
- Con l’ uso del RISPETTO verso la terra , l’aria , l’acqua, la salute e non ultimo il denaro pubblico.
- Con l’ uso della DENUNCIA nei confronti del grave rischio di infiltrazioni mafiose negli affari legati alle grandi opere.
- Con l’ uso della NON VIOLENZA (che non significa rassegnazione) verso chi dovesse alzare ancora una volta il manganello su ordine altrui senza nemmeno sapere il perché e per poco più di 1.000 euro al mese.
E’ evidente che il popolo NO TAV ha molte più “armi” da usare.
La battaglia continua e vinceranno i migliori.
PUNTO E BASTA.
Susa, 25 novembre 2008
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Sotto la neve pane. Sotto il cemento fame!