
Dopo il disastro annunciato dell'Abruzzo, prima dei prossimi disastri annunciati diciamo basta all'esagerazione edilizia, alle costruzioni sregolate, al mito dell'aumento delle cubature.
Le risorse pubbliche e private devono essere prioritariamente dedicate a mettere in sicurezza edifici pubblici e privati, a fargli risparmiare energia e ove possibile produrne coi pannelli.
Questa è la prima opera pubblica necessaria del paese. Fermare le spese inutili o non prioritarie come il Ponte sullo Stretto la Tav al Frejus le nuove autostrade.
Le banche diano la priorità al risanamento edilizio energetico e antisismico e non agli ampliamenti edilizi e tantomeno ai grattacieli. Non parteciperemo a nessuna colletta in soldi per l'Abruzzo, perchè lo Stato ha il dovere di assistere gli sfollati e deve avere il coraggio di tassarci se c'è bisogno, e di fermare le spese inutili che abbiamo detto, e altre come i cacciabombardieri.
Poco fa (8 aprile pomeriggio) Berlusconi che detto che non occorrono più vettovaglie e materiale, caso mai soldi. Certo farebbe comodo al governo non modificare i propri programmi economici perchè mezzo miliardo di euro gli arriva dalla commozione popolare..
Anche per quanto riguarda la Casa dello Studente, che rettori e collettivi studenteschi han proposto di ricostruire con sottoscrizioni popolari, il Ministero della Pubblica Istruzione ha stanziato i fondi. Come al solito i problemi più gravi sono per chi non è nel cono di luce dell'attenzione del momento.
Pensiamo per esempio a chi vive in una vecchia casa in zona sismica e ha perso il lavoro e non ha i soldi per mettere in sicurezza l'edificio. Volontariato e ospitalità sì, sono risorse non monetizzabili, sono scambio umano e sociale. Ma soldi ne daremo - e suggeriamo di darli - solo alle associazioni e formazioni politiche che si battano per gli obiettivi di sostenibilità che abbiamo indicato. (9 aprile 2009)
leggi: L'Aquila non c'è più
video: Il mercato del cemento
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Sotto la neve pane. Sotto il cemento fame!