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13 aprile 2009

Inoltro Posta

Vi scrivo perchè riteniamo che in momenti come questi sia indispensabile fare "rete".

Sappiamo tutti che l'annosa questione Altanon si sta concretizzando senza avere la concertazione necessaria: si tratta di un'area strategica importante, che, a nostro avviso, non dovrebbe essere portata alla votazione del Piano di Intervento senza un minimo di confronto con la cittadinanza, con le associazioni e con tutti gli stakeholders che dovrebbero essere coinvolti nel processo decisionale.

In qualità di movimento d'opinione spontaneo di liberi cittadini, apartitico, ci siamo mossi cercando di instaurare inizialmente un dialogo con l'amministrazione (che ci è stato negato). La mossa successiva è stata quella di ascoltare le opinioni e i bisogni della cittadinanza, che grazie al social network sono arrivati abbondanti (internet in questo caso si è dimostrato uno strumento molto democratico). Abbiamo poi sentito i pareri in merito al progetto del nuovo “Altanon” di urbanisti rilevanti a livello nazionale (per una questione di trasparenza le video-interviste sono state pubblicate sia all’interno della pagina del gruppo facebook “NO AGLI SCEMPI ARCHITETTONICI A FELTRE” sia su youtube): al di là dello scetticismo per quanto riguarda le volumetrie e le tipologie edilizie, ed il fatto che questo Piano di Intervento non sia coerente con il Pat, ciò che preme è la questione commerciale (forse vero asso strategico del progetto).

Domenico Patassini, preside di Pianificazione del Territorio a Venezia, non ha dubbi "non è stato fatto uno studio sugli squilibri economici che determinerà. Gli effetti saranno devastanti. Soprattutto quando, come in questo caso, non è stata fatta una valutazione d’impatto territoriale, ovvero delle ricadute del piano sull’economia, sul traffico, sul sociale. Eppure sarebbe opportuno farlo, come previsto dalla legge sul commercio. E’una rivoluzione che può sconvolgere gli equilibri economici, sociali, del traffico".

Per Salzano (una delle massime autorità nel campo dell'urbanistica) invece “qualcuno dovrebbe smettere di parlare di decisioni irreversibili. Qua l’unica cosa irreversibile è la consegna di un’area strategica al cemento, la sua compromissione definitiva, il danno alla città. Feltre sta rinunciando alla possibilità di usare un’area altamente strategica. Ci saranno case in più e probabilmente non utilizzate, visto il trend demografico e il numero altissimo di case vuote. Ad arricchirsi saranno solamente i proprietari; la visuale del colle con il suo centro storico, per chi arriverà in treno, sarà deturpata in modo irrimediabile. Consiglio all’amministrazione di soprassedere per il semplice motivo che questo progetto è stato concepito in altri tempi, quando si prevedeva uno sviluppo che non c’è stato e che non ci sarà. Oggi è cambiato tutto e loro possono ancora evitare un grosso errore di cui saranno sempre riconosciuti responsabili. Questa destinazione non corrisponde a nessuna necessità. E’ una scelta insensata, un progetto più che inutile, dannoso. La domanda cruciale è questa: oggi Feltre di cos’ ha bisogno? Nel dubbio è meglio fermarsi a salvare quell’area strategica. I cittadini di Feltre se capiscono casa c’è in gioco dovrebbero opporsi".

L'amministrazione ha azzerato il confronto e afferma che tutte le scelte sono state fatte, quando invece in definizione dei Piani di Intervento qualsiasi scelta può essere corretta.

Ci rivolgiamo a Voi perchè riteniamo che come gruppo ricopriate un ruolo forte e indispensabile all'interno del territorio. Occorre prendere una posizione forte. Facciamoci vedere il 24 aprile al Consiglio Comunale, facciamo valere i nostri diritti.

Vi inoltriamo un volantino, che riassume i perché del NO della nostra battaglia. Cercate di inoltrarlo a quante più persone possibili e magari di stamparne qualche copia e distribuirla.

Vi ringraziamo

Laura De Riz
per il gruppo facebook "No agli scempi architettonici a Feltre ALTanon”




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