Avviso ai naviganti


AVVISO AI NAVIGANTI: A causa di insulti e messaggi astiosi ricevuti, abbiamo introdotto la moderazione dei commenti nel blog. Eravamo tra i pochi rimasti a non filtrare i commenti e ad accettare critiche discutendone apertamente, ma i tempi cambiano e il livello dello scontro e del "fuoco amico" pure.
L'alternativa è: Economia prossimale - Conversione ecologica dell'industria - Ri-modellazione del sistema di trasporti - Opere locali PER il territorio - Sviluppo delle energie rinnovabili - Efficienza energetica - Utilizzo della tecnologia per praticare la 'mobilità immobile' - Produzione e consumo responsabile - Agricoltura di prossimità - Cultura dei Beni Comuni - Sobrietà negli stili di vita - Cultura della democrazia dal basso e della partecipazione - Condivisione del sapere per sviluppare la democrazia degli uguali - Sviluppo della scuola, dell'università e della ricerca per sperimentare nuovi modelli culturali e sociali

23 giugno 2010

Craxi, Berlusconi, Del Turco. Una faccia, una razza

L'Abruzzo non è stato colpito solo dal terremoto, perché prima che la forza distruttrice della natura si accanisse la regione era già stata depredata e saccheggiata e avvelenata da una classe dirigente rapace e disonesta. In Abruzzo c'è una delle più grandi e pericolose discariche di materiali tossici d'Europa, sicuramente la più grande d'Italia, dove il materiale di scarto delle lavorazioni chimiche più nocive (su tutte l'iprite) si è andato accumulando fin dagli anni '30 accanto al letto del fiume Tirino, appena prima che si congiunga con il fiiume Pescara. Accumulato non accidentalmente, ma scaricato dalla grande fabbrica chimica in loco e poi arricchito dai rifiuti industriali provenienti dal Nord Italia. articolo e video di LA7

Nessun commento:

Posta un commento

Sotto la neve pane. Sotto il cemento fame!