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21 giugno 2010

Il nucleare italiano ad un passo dalla fine: la Corte Costituzionale boccia la legge sull'energia

Era stato il fiore all'occhiello del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e dell'ex ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola. Il percorso intrapreso non sembrava ammettere sbandate, deviazioni o rallentamenti: il ritorno dell'energia nucleare in Italia era un obiettivo primario ed imprescindibile dell'agenda di governo, anche a fronte della scarsissima popolarità (e dei numerosi timori) che questa "tecnica energetica" riscuote ancora oggi in Italia.

Tre giorni fa la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dellasentenza numero 215 del 9 giugno 2010, con la quale la Corte Costituzionale ha decretato un vero e proprio stop alla corsa all'atomo del governo italiano.

La legge incriminata è la numero 102, del 3 agosto 2009, conversione del decreto-legge numero 78.

Con essa, all'articolo 4, il governo apriva alle procedure d'urgenza per la costruzione di nuove infrastrutture per la produzione di energia elettrica, da leggersi più comunemente come "nuove centrali nucleari".
Il governo aveva piena potestà esclusiva in materia di trasmissione e distribuzione e competenza congiunta con le regioni per quanto concerne la produzione e, quindi, la collocazione dei nuovi impianti.

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20 giugno 10
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fw:
Prendo spunto da alcuni commenti per un chiarimento che ritengo più che utile: nella legge in questione non appare mai la parola nucleare, così come non appare nella sentenza della Corte Costituzionale.
Lo stop al nucleare avviene per forma indiretta, impedendo al governo la creazione di nuovi impianti di produzione di energia elettrica con procedure d'urgenza, l'impiego del sempreverde sistema di commissariamento e il superamento delle decisioni delle singole regioni.

Ciò che la Corte ha stabilito il 9 giugno è che in tema di energia (qualunque tipo di energia), per norma la competenza in materia spetta alle regioni quanto al governo nazionale. Per cui il nucleare di certo non è bandito del tutto, ma richiederà procedure differenti e comunque un via libera ufficiale degli enti locali coinvolti.

Tutto questo in attesa del pronunciamento del 22 giugno della Corte sui ricorsi presentati da numerose regioni sulla legge che fa esplicito riferimento alla reintroduzione dell'energia da fissione nucleare.

2 commenti:

  1. La Corte Costituzionale boccia il “ritorno coatto” al nucleare

    http://www.9online.it/blog_emergenzarifiuti/2010/06/21/la-corte-costituzionale-boccia-il-ritorno-al-nucleare/#more-8961

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  2. 23 giugno
    Consulta respinge ricorsi regioni
    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/06/23/visualizza_new.html_1845627495.html

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