L’Anas non ha saldato il conto, né regolarizzato gli atti al catasto. Ora ne arriva un altro
MONTECCHIO MAGGIORE - Non ha più terreni da coltivare perchè glieli hanno espropriati dieci anni fa. E non solo non ha ricevuto tutti i soldi da quel (mal)tolto, ma deve pure continuare a pagare le tasse come fossero suoi, per una mancata registrazione al catasto dell’esproprio avvenuto. Questa è l’odissea di un agricoltore vicentino, «scippato» della sua terra per dare strada alla variante della provinciale 246. E ora lo espropriano di nuovo, per la Superstrada Pedemontana. Massimo Trevisan, agricoltore ormai «part time» residente a Montecchio Maggiore, vive con la famiglia a pochi metri dal cavalcavia con cui la variante alla provinciale 246 (il tratto che ha deviato il traffico diretto ad Alte Ceccato dal centro cittadino) sovrasta la provinciale 33 «Montorsina».
L’agricoltore castellano fino al 2001 era proprietario di una campagna di oltre 25mila metri quadri, prevalentemente coltivata a vigneti. «Nel 2001 l'Anas mi ha espropriato 15mila metri quadri per la variante alla provinciale. Erano quasi tutti coperti da vigne. La rampa d'accesso era molto vicina alla casa, abbiamo dovuto spostare gli ingressi ed è stato concordato un rimborso - racconta Trevisan -. Ci hanno pagato un primo acconto, l’80% della somma, il resto doveva arrivare a fine lavori. Siamo ancora qua che aspettiamo che l'Anas ci paghi». La variante naturalmente è aperta e utilizzabile ormai da anni, ma il saldo dell'esproprio non è mai arrivato. «La beffa è che il terreno è ancora accatastato a mio nome - riprende Trevisan - devo pagare il Consorzio Riviera Berica, le varie imposte e anche nella denuncia dei redditi risulta tutto a nome mio quindi pago anche l'Irpef».
Lettere e interventi agli uffici catastali non hanno sortito effetti: «Al catasto mi hanno detto che la modifica verrà fatta solo quando arriverà la comunicazione da Roma, dall'Anas ». Adesso a Trevisan è stato annunciato un nuovo esproprio, per la realizzazione della Superstrada Pedemontana Veneta. «Circa tremila metri quadri - spiega - a "spigolature", cioè in vari pezzetti qua e là. Ma non sappiamo il prezzo a cui ce li espropriano. Abbiamo fatto delle osservazioni nei tempi previsti, attraverso il Comune, ma ad oggi non c'è stata alcuna risposta». Insomma qualcosa non quadra. «Ma la cosa ancora più strana—aggiunge l’allibito agricoltore — è che inizialmente prevedevano di espropriare anche una parte di terreno che mi è già stato portato via dall'Anas: ci passa sopra la variante alla 246».
Andrea Alba28 giugno 2010
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