PROVINCIA. Continua la discussione sulle osservazioni in Consiglio. I sindaci sul piede di guerra: «Vernizzi ci ha detto 2015». Schneck annuncia i lavori nel 2017 calcolando anche i ritardi
16/06/2010
Vicenza. Il giallo sulla tempistica del nuovo casello a Montecchio ha tenuto banco per le ormai canoniche 3 ore e 45 minuti di discussione in Consiglio provinciale.
«Il casello nuovo verrà fatto quando arriverà la Pedemontana» ha sentenziato Attilio Schneck, nella duplice veste di presidente della Provincia e della società autostrada Serenissima, all'inizio della seconda "puntata" del consiglio sulle osservazioni alla Pedemontana (ce ne sarà una terza, la prossima settimana, con la tanto sospirata quanto ritardataria votazione).
Già, ma quando sarà pronto il nuovo casello? Il commissario per la Pedemontana, Silvano Vernizzi, l'altro giorno aveva annunciato: «Sarà nel 2015». Lo aveva dichiarato durante i colloqui coi sindaci della zona, che quindi si erano in parte tranquillizzati. Ma ieri Schneck ha dato un'altra data: 2017. Apriti cielo. Il primo cittadino di Brendola, Renato Ceron, col sindaco di Lonigo, Giuseppe Boschetto, seduti tra il pubblico (c'erano anche esponenti del comitato anti Spv), hanno suonato la carica: «Siamo pronti ad occupare l'autostrada, sapendo bene che è un gesto illegittimo. Ma è l'unico modo per farci ascoltare: bretella e nuovo casello vanno in contemporanea. Non si può pensare che sulla viabilità esistente possa insistere tutto il traffico della Pedemontana. Non vogliamo far morire di polveri sottili i nostri cittadini».
Il consigliere provinciale, Mario Dal Monte, ha denunciato più volte la preoccupante situazione dello snodo viario ad Alte criticando la mancanza di un calendario dei lavori coordinato. Schneck, allora, ha fatto distribuire due progetti, gli unici due che si sono visti durante la lunga maratona sulle osservazioni. Il primo: quello della bretella che verrà realizzata da Serenissima, e che collegherà l'attuale casello con strada del Megiaro, statale 500 e la superstrada Montecchio - Arzignano tramite una rotatoria a forma di fagiolo. Il secondo: la rotatoria completa a casello trasferito più a ovest, fra sette anni.
Scatta, fuori dal consiglio, il sindaco di Brendola: «Ma dal 2015 al 2017 dovremo morire per lo smog?», mentre Dal Monte in seduta sottolineava lo stesso concetto. Solo nel finale di discussione, quando ormai era stata annunciata la sospensione dei lavori, l'uscita di Schneck che risolve il giallo e svela le motivazioni che hanno spinto la Serenissima a mettere in programma il nuovo casello nel 2017 e non prima: non è questione di soldi («la Serenissima - aveva dichiarato Schneck all'inizio - impegna l'80 per cento delle sue risorse per la Valdastico sud. Bisogna aspettare»), ma un calcolo preciso e voluto sui ritardi fisiologici dei cantieri. «Sì, perché - conclude il presidente - con il passante di Mestre il ritardo è stato di un anno. Un miracolo. L'ospedale nuovo? Slitta dal 2010 e al 2011. La Valdastico sud nel 2012? Se tutto andrà bene andiamo al 2014».
Insomma, tutto previsto. Si tranquillizza anche Ceron: «L'ipotesi potrebbe reggere. Ma chiederò spiegazioni a Schneck e se non vedrò chiarezza siamo pronti a tutto, anche a restituire la fascia tricolore» ha concluso.
Da segnalare l'intervento dell'assessore Antonio Mondardo: «Agli inizi del 2000 un'indagine sull'impatto ambientale per il traffico piazzava il casello di Alte secondo in Italia dopo il passante. Ora che a Mestre il nodo è risolto, presumo che Alte sia passata in testa. Perché non chiedere un intervento governativo per sostenere gli oneri dello spostamento del casello?».
Vicenza. Il giallo sulla tempistica del nuovo casello a Montecchio ha tenuto banco per le ormai canoniche 3 ore e 45 minuti di discussione in Consiglio provinciale.
«Il casello nuovo verrà fatto quando arriverà la Pedemontana» ha sentenziato Attilio Schneck, nella duplice veste di presidente della Provincia e della società autostrada Serenissima, all'inizio della seconda "puntata" del consiglio sulle osservazioni alla Pedemontana (ce ne sarà una terza, la prossima settimana, con la tanto sospirata quanto ritardataria votazione).
Già, ma quando sarà pronto il nuovo casello? Il commissario per la Pedemontana, Silvano Vernizzi, l'altro giorno aveva annunciato: «Sarà nel 2015». Lo aveva dichiarato durante i colloqui coi sindaci della zona, che quindi si erano in parte tranquillizzati. Ma ieri Schneck ha dato un'altra data: 2017. Apriti cielo. Il primo cittadino di Brendola, Renato Ceron, col sindaco di Lonigo, Giuseppe Boschetto, seduti tra il pubblico (c'erano anche esponenti del comitato anti Spv), hanno suonato la carica: «Siamo pronti ad occupare l'autostrada, sapendo bene che è un gesto illegittimo. Ma è l'unico modo per farci ascoltare: bretella e nuovo casello vanno in contemporanea. Non si può pensare che sulla viabilità esistente possa insistere tutto il traffico della Pedemontana. Non vogliamo far morire di polveri sottili i nostri cittadini».
Il consigliere provinciale, Mario Dal Monte, ha denunciato più volte la preoccupante situazione dello snodo viario ad Alte criticando la mancanza di un calendario dei lavori coordinato. Schneck, allora, ha fatto distribuire due progetti, gli unici due che si sono visti durante la lunga maratona sulle osservazioni. Il primo: quello della bretella che verrà realizzata da Serenissima, e che collegherà l'attuale casello con strada del Megiaro, statale 500 e la superstrada Montecchio - Arzignano tramite una rotatoria a forma di fagiolo. Il secondo: la rotatoria completa a casello trasferito più a ovest, fra sette anni.
Scatta, fuori dal consiglio, il sindaco di Brendola: «Ma dal 2015 al 2017 dovremo morire per lo smog?», mentre Dal Monte in seduta sottolineava lo stesso concetto. Solo nel finale di discussione, quando ormai era stata annunciata la sospensione dei lavori, l'uscita di Schneck che risolve il giallo e svela le motivazioni che hanno spinto la Serenissima a mettere in programma il nuovo casello nel 2017 e non prima: non è questione di soldi («la Serenissima - aveva dichiarato Schneck all'inizio - impegna l'80 per cento delle sue risorse per la Valdastico sud. Bisogna aspettare»), ma un calcolo preciso e voluto sui ritardi fisiologici dei cantieri. «Sì, perché - conclude il presidente - con il passante di Mestre il ritardo è stato di un anno. Un miracolo. L'ospedale nuovo? Slitta dal 2010 e al 2011. La Valdastico sud nel 2012? Se tutto andrà bene andiamo al 2014».
Insomma, tutto previsto. Si tranquillizza anche Ceron: «L'ipotesi potrebbe reggere. Ma chiederò spiegazioni a Schneck e se non vedrò chiarezza siamo pronti a tutto, anche a restituire la fascia tricolore» ha concluso.
Da segnalare l'intervento dell'assessore Antonio Mondardo: «Agli inizi del 2000 un'indagine sull'impatto ambientale per il traffico piazzava il casello di Alte secondo in Italia dopo il passante. Ora che a Mestre il nodo è risolto, presumo che Alte sia passata in testa. Perché non chiedere un intervento governativo per sostenere gli oneri dello spostamento del casello?».
Cristina Giacomuzzo
Giornale di Vicenza
Mi ha telefonato una persona he era presene e mi hs drtto che è stata una farsa.Gran parte dei consiglieri che nemmeno sapevano di cosa stavano parlando, disinteressati, che invece di seguire il consiglio proviniciale, seguivano i telefonini. Addirittura Schneck (si scrive così?) che oltre a esere presidente della provincia è il presidente di autostrade, ha dichiarato che la viabilità non deve fare contabilità...come dire che è al servizio del cittadino e non deve guadagnare ....il presidente di una società che guadagna sui pedaggi...siamo al ridicolo. Per fortuna che non ci sono soldi...questi personaggi credono di tornare allo sviluppo degli anni scorsi...poveri illusi...il problema è che nel frattempo ci rovinano.
RispondiEliminaLT
La verità è che non hanno i soldi, la vogliono fare lo stesso, senza le opere complementari, ma loro stessi, i sindaci e tutti si rendono conto che è solo una colossale schifezza!
RispondiEliminaOrganizziamoci, riprendiamo la lotta! Fermiamoli!
Nessuna autostrada da Montecchio a Malo!
No alla distruzione della salute e dell'ambiente a vantaggio di pochi!