Avviso ai naviganti


AVVISO AI NAVIGANTI: A causa di insulti e messaggi astiosi ricevuti, abbiamo introdotto la moderazione dei commenti nel blog. Eravamo tra i pochi rimasti a non filtrare i commenti e ad accettare critiche discutendone apertamente, ma i tempi cambiano e il livello dello scontro e del "fuoco amico" pure.
L'alternativa è: Economia prossimale - Conversione ecologica dell'industria - Ri-modellazione del sistema di trasporti - Opere locali PER il territorio - Sviluppo delle energie rinnovabili - Efficienza energetica - Utilizzo della tecnologia per praticare la 'mobilità immobile' - Produzione e consumo responsabile - Agricoltura di prossimità - Cultura dei Beni Comuni - Sobrietà negli stili di vita - Cultura della democrazia dal basso e della partecipazione - Condivisione del sapere per sviluppare la democrazia degli uguali - Sviluppo della scuola, dell'università e della ricerca per sperimentare nuovi modelli culturali e sociali

05 agosto 2010

L'autostrada del Cadore è dietro l'angolo, ma non è detta l'ultima parola

Scritto da Peraltrestrade Dolomiti Comitato Interregionale Carnia-Cadore
mercoledì 04 agosto 2010

Il prolungamento dell’A27 da Pian di Vedoia a Pieve di Cadore potrebbe essere presto una realtà, o così si vuol far credere.

Dovrebbe trattarsi di una infrastruttura lunga 21 km, per metà in galleria, per il resto su rilevato o viadotto, che si svilupperà lungo la stretta valle del Piave affiancandosi alla statale 51 di Alemagna, alle varianti già aperte (alle quali, guarda caso, manca solo il tassello Longarone-Castellavazzo, il nodo più cruciale) e alla linea ferroviaria. Costo dell’opera 1.200 milioni di euro (duemilacinquecento miliardi di vecchie lire!), finanziata da privati (all’inizio si dice sempre così), che puntano sui pedaggi per rientrare con gli investimenti. Lo Stato interverrà con opere complementari. Questo sulla carta.

Il progetto preliminare, denominato “Passante Alpe Adria “, è del luglio 2007 ed è stato presentato a Longarone il 15 luglio scorso. L’elaborato porta le firme Rock Soil, Technital, Idroesse, Hidrostudio; coordinamento progettazione Territorio srl, studio professionale che fa capo all’arch. Bortolo Mainardi (che allo stesso tempo è membro del CDA dell’Anas e della VIA nazionale). La copertura economica è garantita da una proposta di finanza di progetto firmata dalle solite imprese Grandi Lavori Fincosit, Adria Infrastrutture e Ing. E. Mantovani. La concessione avrà una durata di 40 anni a decorrere dalla fine dei lavori.

Alla presentazione del progetto e del relativo Studio di Impatto Ambientale - redatto dalle stesse imprese proponenti l’opera - sono stati invitati i sindaci dei Comuni direttamente interessati dal tracciato ma, inspiegabilmente, nessun altro sindaco del Cadore, come se la cosa non li riguardasse.

Dalla data di presentazione sono scattati i 60 giorni per le osservazioni, dopo di che sarà la volta della commissione regionale VIA e del CIPE, infine il bando e l’assegnazione dei lavori, che dovrebbero partire nel primo semestre del 2012 per venire completati entro il 2016-17.

Siccome è chiaro a tutti, anche ai bambini, che un’autostrada che finisce alle porte di Pieve peggiorerebbe la situazione della mobilità in Cadore, aumentando le code e intasando la viabilità ordinaria lungo tutta la valle del Boite da una parte e Auronzo e il Comelico dall’altra, contestualmente all’apertura di questo tronco si renderebbe necessario un suo prolungamento, preferibilmente in direzione di Monaco, e proprio a questo mirano Zaia, presidente della Regione Veneto, Muraro e Bottacin, rispettivamente presidenti delle Province di Treviso e di Belluno, nonché le confederazioni degli industriali veneti. Continua

Nessun commento:

Posta un commento

Sotto la neve pane. Sotto il cemento fame!