La Valdastico Sud finalmente può continuare con la sua mole di asfalto a strisciare in uno dei prestigiosi corridoi ecologici del Veneto, rompendo l’equilibrio faunistico, floreale e storico dell’area interessata. Un’area dove si intersecano due ambienti naturali quello Euganeo e quello Berico.
L’UNESCO ha dato il via libero. Importante che il serpentone non sfregi Villa Saraceno, la villa del principe Carlo d’Inghilterra. E’ sufficiente che il serpente si adatti a correre in galleria a qualche metro di distanza e sposti una delle sue uscite a 800 ml. dalla villa. Ci chiediamo: e l’ambiente, l’agricoltura e le altre ville? Non è importante, queste non sono di proprietà di qualche reale, ma di comuni cittadini. Queste ville possono essere sfregiate del loro contesto rurale e storico. In fondo, è il progresso capital-industriale, che ci chiede l’ennesima strada e il giro finanziario delle grandi opere stradali che non tiene conto del parere dei cittadini del luogo.
Il potere economico (di pochi), va al di sopra di qualsiasi bene comune ed ecco che la campagna diventa cemento e che le aziende agricole sono costrette a chiudere o a trasferirsi, e la gente è spostata dalle loro proprietà. E per cosa poi? Per una strada che serve solo all’industria globale, per spostare merci dalle aziende delocalizzato, ai magazzini logistici italiani.
Irene Rui - Guido Zentile
Dipartimento Ambiente PRC – FdS di Vicenza
Irene Rui - Guido Zentile
Dipartimento Ambiente PRC – FdS di Vicenza
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Sotto la neve pane. Sotto il cemento fame!