Mentre migliaia di persone sono in queste ore impegnate con spirito di sacrificio e grande disperazione a scavare tra la melma lasciata dall'alluvione disastrosa di questi giorni, la Regione Veneto non trova nulla di meglio da fare che reintrodurre l'iniqua tassa dei Consorzi di Bonifica. La Lega Nord dopo aver imbrogliato i cittadini in campagna elettorale promettendo l'abolizione del tributo, ha imposto che il balzello medievale venga introdotto nuovamente. Si tratta di una vergognosa presa in giro che ha come unico obiettivo il finanziamento di carrozzoni che anche dimezzandoli continuano ad avere gli stessi costi di gestione. Strutture che regalano stipendi ed indennità d'oro a presidenti, direttori e dirigenti ma che alla prova dei fatti, in più occasioni, hanno dimostrato la loro assoluta inadeguatezza. Dopo aver per giorni sostenuto una strenue iniziativa emendativa, la Federazione della Sinistra prende atto che la maggioranza PDL e Lega che governa il Veneto, ha ritenuto di dover imporre la decisione di far pagare anche questa tassa ingiusta ai cittadini. Altro dovrebbe essere stato l'atteggiamento e l'attenzione della Regione, non solo per moltiplicare gli sforzi e affrontare l'emergenza, ma anche per prendere atto del fallimento di ogni politica di riqualificazione del territorio e di prevenzione nelle aree a rischio, con scelte immediate sul terreno delle risorse e del riordino della gestione, oggi frantumata in una infinità di organismi privi di ogni efficacia (Genio Civile, Autorità di bacino, ATO, Consorzi di Bonifica...). Non è a nostra conoscenza se nelle numerose comparsate dei nostri governanti tra le popolazioni ed i territori devastati, questi campioni del doppiogiochismo diranno alla gente con la vanga in mano che il primo loro provvedimento sarà quello di rimetter mano nelle loro tasche.
4 novembre 2010
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Sotto la neve pane. Sotto il cemento fame!