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AVVISO AI NAVIGANTI: A causa di insulti e messaggi astiosi ricevuti, abbiamo introdotto la moderazione dei commenti nel blog. Eravamo tra i pochi rimasti a non filtrare i commenti e ad accettare critiche discutendone apertamente, ma i tempi cambiano e il livello dello scontro e del "fuoco amico" pure.
L'alternativa è: Economia prossimale - Conversione ecologica dell'industria - Ri-modellazione del sistema di trasporti - Opere locali PER il territorio - Sviluppo delle energie rinnovabili - Efficienza energetica - Utilizzo della tecnologia per praticare la 'mobilità immobile' - Produzione e consumo responsabile - Agricoltura di prossimità - Cultura dei Beni Comuni - Sobrietà negli stili di vita - Cultura della democrazia dal basso e della partecipazione - Condivisione del sapere per sviluppare la democrazia degli uguali - Sviluppo della scuola, dell'università e della ricerca per sperimentare nuovi modelli culturali e sociali

10 febbraio 2011


10 commenti:

  1. Condivido quasi tutto....; un concetto però non mi è ben chiaro: "Questo è il modo in cui Loro intendono l'ecologia"....Chi sono "Loro"?....ho l'impressione che, purtroppo, non siano solamente i detentori di poteri vari, ma anche una buona parte della "società civile"! In altre parole la Pedemontana, i capannoni "modello Trissino" ecc, ecc sono graditi a molte persone"comuni" (non è solo "rassegnazione"); prima che politico il problema è culturale, per questo la risposta alle iniziative dei comitati non è entusiasmante...comunque sia mai fermarsi!

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  2. Hai ragione senz’altro, bisogna che facciamo anche questa battaglia culturale... un pò alla volta vedranno i risultati di queste 'opere'.
    Il fatto è che sono d'accordo con lo scempio xché pensano che non esista una alternativa a questo modello di ‘sviluppo’, all’economia capitalista sempre più in crisi e sempre più distruttiva.
    Perciò, dicono, ‘E’ INEVITABILE’. Cioé ineluttabile, ecc. Torniamo al punto di partenza.

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  3. Ciao,
    io non faccio parte dei comitati e quindi non conosco bene le varie strategie messe in atto sin qui e le
    problematiche interne ma condivido molte delle cose dette.
    Credo infatti sia importante 'non limitarsi al piccolo cabotaggio' ed assumere un'ottica più ampia sul territorio,
    e questo deve valere non solo per i comitati e i presidi ma per tutte quelle realtà affini, come i gas, i produttori bio, le associazioni pacifiste, ambientaliste o culturali, le coop sociali, i sindacati (o quel che di buono ne rimane), e così via.
    Quel che manca però, perlomeno qui nella provincia di vicenza (altrove non so), è un collegamento, innanzitutto, un trait d'union tra tutte queste realtà. Non dico una strategia collettiva, sarebbe troppo bello, ma almeno un coordimento minimo mi sembra fondamentale e urgente, non fosse altro per non pestarsi i piedi quando si organizzano eventi, cosa che purtroppo capita .
    Quella per l'acqua, contro l'inceneritore di Schio o contro la Pedemontana sono battaglie diverse, ma si tratta della stessa guerra, come suggeriva il documento. Possibile allora che non si riesca a mettere in piedi una rete per i beni comuni?

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  4. Si bisogna uscire dai recinti, non è facile. Ci sono troppi particolarismi, ancora la mentalità vecchia, tra cui i partiti, condizionano...
    C'è ancora gente che è condizionata dal sistema politico dominante. Corre dietro ai politici che governano il veneto ... Non si capisce per far cosa. Spero che non credano di convincerli!

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  5. caro anonimo, sinceramente ho le scatole piene di sentire attacchi a questo e quello. noi abbiamo una posizione che sosteniamo e non abbiamo bisogno di attaccare nessuno. poi sarebbe gradita una frima, tanto per metterci la faccia.
    lanfranco del CDST AV-MALO

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  6. Sono contenta di leggere il commento di Andrea che è esterno al comitato. Questo mi fa sperare che si possa fare qualcosa concretamente. E' ora di uscire dal vecchiume e di trovare questo collegamento con le altre realtà locali. Da Schio a Vicenza, Pedemontana, inceneritori, acqua, gas, basi militari, studenti ecc ecc. ognuno con la sua battaglia, uniti nella stessa guerra!
    cdst Paola valle agno nord

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  7. Mi sembra che ci siano tutti i presupposti per creare un fronte comune per portare avanti un impegno per la salvaguardia dei beni comuni a tutto tondo.
    Perchè non fissare un incontro aperto ai vari movimenti e sensibiltà per metterlo in pratica materialmente?
    Mettiamo da parte personalismi e rancori, cerchiamo di essere tolleranti con le idee degli altri anche se non sempre ci piacciono, è normale che se ampliamo i nostri orizzonti troveremo anche chi non la pensa proprio esattamente come noi, ma uniti sicuramente avremo più peso e più risorse.
    Enzo CDST AV MALO

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  8. Perchè accettate solo commenti favorevoli e quelli appena un po' critici li cancellate?
    e poi parlate di democrazia...

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  9. Prova ad articolare un argomento critico, perchè le provocazioni le cancello subito

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  10. E poi, intanto presentati, nome e cognome così ci conosciamo visto che di certo non sei mai venuto alle nostre riunioni. Se poi una o due volte invece ci sei venuto e sei chi immagino io allora sai anche dove devi andare.

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Sotto la neve pane. Sotto il cemento fame!