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10 marzo 2011

qua nessuno è fesso


Dice il PTCP scaricabile dal sito della provincia (sempre ammesso che il server che opsita il sito riparta, visto che da tre giorni non si riesce ad accedere) due cose interessanti:

Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta <<Il progetto di questa strada risponde all’esigenza di potenziare l’offerta di trasporto nell’area pedemontana>>
<<L’introduzione di tale infrastruttura però comporta vantaggi anche a scala provinciale, giacché permette di liberare le strade provinciali e comunali dei comuni interessati da una quota consistente di traffico commerciale (specialmente pesante), migliorando quindi le condizioni di viabilità del traffico leggero.>>

SP111 Nuova Gasparona<<La simulazione evidenzia situazioni di elevati carichi veicolari.
Le eccedenze di traffico saranno assorbite dalla SPV.>>

Faccio alcune considerazioni su queste due affermazioni.

1.


Finalmente si ammette che la SPV non è una pista ciclabile per andare a fare la gita fuori porta, bensì un'opera che serve a potenziare l'offerta di mobilità (diceva mio nonno che, di solito, quando si potenzia l'offerta si stimola anche la domanda).
Si capisce chiaramente la mentalità arcaica ed obsoleta dei nostri amministratori provinciali (nel senso che amministrano la provincia).
Sembra che vivano in un mondo a parte, superato dai fatti e dalle situazioni.
Invece di cercare di ridurre la mobilità tradizionale, incentivando le tecnologie (banda larga, telelavoro, metropolitane di superficie) coltivando le sensibilità delle persone (attenzione all'ambiente, all'alimentazione, all'agricoltura prossimale, alle realtà locali) e immaginando scenari nuovi (un territorio a misura di chi lo abita e stili di vita sobrii), i nostri amministratori dormono e sognano il sogno di un mondo che non esiste più.
Sognano il mondo di quando erano giovani, i tempi in cui l'autostrada fu immaginata, quando l'economia del nostro territorio era in piena espansione, gli anni in cui il nord-est era la locomotiva d'Italia.
Nel sogno non si accorgono che quel tipo di sviluppo non funziona, non è praticabile. Provano a mantenerlo in vita con l'asfalto delle strade e con il cemento e non si accorgono che stanno svuotando il mare con un cucchiaio e che quel tipo di economia non ritornerà mai più, schiacciato dal peso dei giganti cinese, indiano e brasiliano.

2.
Non occorrono simulazioni per sapere quanto traffico c'è sulla SP11 Nuova Gasparona. Ve lo dico io: ce n'è poco. Non ci sono eccedenze. Si trova traffico nelle ore di punta alle rotatorie di Marostica e di Breganze.
Se al posto delle rotatorie ci fossero degli svincoli si eviterebbe anche quel minimo di coda che talvolta si forma. Se poi venissero eliminati gli attraversamenti a raso, allora verrebbero eliminati anche problemi di sicurezza stradale. Ma questo è chiedere troppo ai nostri amministartori provinciali. I problemi del poco traffico si risolvono costruendo un'autostrada. E' giusto. Li abbiamo eletti e ce li meritiamo.

Oggi, dei 94 km di tracciato della futura SPV il tratto meno scorrevole è quello tra Bassano e Treviso, mentre il più scorrevole è quello tra Thiene e Bassano. La Nuova gasparona non sarà più disponibile dal momento in cui inizieranno i lavori fino a mai più. Significa che la viabilità locale attuale si riverserà sulle strade preesistenti alla SP11, ossia Gasparona Vecchia e Marosticana, passando per i centri abitati dei comuni attraversati.

Ora, se voi foste in condizioni di decidere che fareste?
Sono sicuro che analizzando il problema arrivereste alla conclusione che occorre fare un'opera (ma non un autostrada) per il tratto Bassano Treviso, da realizzare per prima.
Successivamente o contestualmente passereste ad ampliare la Nuova Gasparona apportando quelle migliorie di cui si scriveva più sopra.

A questo punto le domanda sono le seguenti:
Secondo voi i nostri amminstratori faranno la cosa di buon senso descritta poc'anzi oppure lasceranno che i lavori comincino proprio nel tratto più scorrevole, togliendo un'arteria al traffico locale e, di fatto, peggiorando di molto (ma proprio di molto!) la situazione per i prossimi 5 anni (minimo)?
Alla fine, quello che oggi abbiamo gratuitamente, lo avremo ancora gratuitamente o ci toccherà pagarlo dopo aver regalato la Nuova Gasparona al concessionario e gestore dell'autostrada?
Quanto incide il traffico di lunga percorrenza oggi nel traffico globale che corre sulla Nuova Gasparona?
Per uno spostamento di 15-20 km tra l'autostrada a pagamento e la vecchia provinciale gratuita, l'automobilista medio andrà sulla vecchia provinciale o sulla autostrada a pagamento?
E questo drenerà il traffico?
Le accendiamo.

G3RT

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