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22 maggio 2011

Passante, dalla Corte dei Conti un richiamo al Ministero

Criticato l'uso del commissario come mezzo ordinario,
troppe le varianti progettuali e l'aumento dei costi

ROMA - Richiamo della Corte dei Conti al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti sulla correzione dei disallineamenti contabili rilevati in fase istruttoria sul Passante di Mestre: per il futuro presti «maggiore attenzione e tempestività nell’aggiornamento di dati contabili, in quanto tali irregolarità risultano fuorvianti ai fini del controllo sulla gestione ed influiscono sulle valutazioni relative all’andamento della finanza pubblica».

Nella relazione dopo l’indagine di controllo sul Passante di Mestre, i magistrati contabili hanno indicato come principali criticità «l’utilizzo delle ordinanze di protezione civile come mezzo ordinario di soluzione ai problemi organizzativi» producendo «sia una marginalizzazione dei procedimenti di affidamento normativamente previsti nel codice dei contratti sia l’esclusione degli organi di controllo, come la Corte dei conti o l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici; l’improprietà della dichiarazione dello stato di emergenza applicata alle grandi opere infrastrutturali.

La Corte osserva anche che ci sono state tre varianti progettuali con conseguente rilevante aumento dei costi per cui è necessaria una effettiva analisi economico-finanziaria degli investimenti fin dalle fasi iniziali della progettazione, per valutarne la fattibilità e la finanziabilità, nonchè per definire una corretta analisi e allocazione dei rischi associati alla realizzazione e gestione delle opere.

20 maggio 2011

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