Beni comuni. Dal referendum al festival di Vicenza nato dall’impegno contro l’estensione della base militare Usa
Dal 26 agosto all’11 settembre dibattiti e spettacoli.Tra i partecipanti, gli Assalti Frontali il 27 agosto; Don Gallo e Moni Ovadia presenti insieme il 30 agosto; i Boomdabash, vincitori del MTV New Generation Contest @ MTV Days2011, il 2 settembre; i Modena City Ramblers il 3 settembre; i Punkreas il 7 settembre; Ascanio Celestini il 10 settembre.
(La manifestazione nazionale a Vicenza. 17 /02/07. www.nodalmolin.it)
Ecco cosa ci hanno scritto gli organizzatori di quello che chiamano spazio politico atipico e trasversale. Tanto atipico da essere stato un luogo in cui si sono parlati e mobilitati insieme elettori leghisti e disobbedienti.
«Il Festival NoDalMolin giunge quest’anno alla sua quinta edizione; la prima, nel 2007, nasceva sulla scia della mobilitazione popolare contro la costruzione di una nuova base statunitense nella città del Palladio, con l’obiettivo di rappresentare un importante spazio di discussione, socialità e confronto per una città che, di fronte alla grande opera militare, stava riscoprendo il fascino dello stare insieme nelle strade e nelle piazze.
La mobilitazione contro la base statunitense, del resto, non ha rappresentato soltanto l’opposizione a un’opera che ha cementificato una grande area verde nella periferia nord della città, ma anche uno spazio politico atipico e trasversale attraversato e plasmato da migliaia di persone durante assemblee, incontri, riunioni, sit in e manifestazioni di piazza. Il Festival NoDalMolin per i Beni Comuni rappresenta, da questo punto di vista, il momento più importante di questo percorso sociale, nel quale agli spettacoli si affiancano i dibattiti e le assemblee, caratterizzando questo luogo di socialità per l’essere non soltanto un evento culturale, ma anche uno spazio comunitario nel quale si affinano, di anno in anno, idee e pensieri collettivi.
Lo stesso nome del Festival, che contiene al suo interno i beni comuni, è il frutto dei ragionamenti collettivi che hanno caratterizzato questi anni di mobilitazione, riconoscendo nella tutela e nella valorizzazione di alcune risorse vitali uno degli elementi sui quali lavorare per scardinare un sistema politico ed economico che impone cementificazione, devastazione ambientale, depauperamento delle risorse naturali, militarizzazione e guerra.
Quest’anno, poi, il Festival avrà un ulteriore tema intorno al quale discutere, ovvero il Parco della Pace, un’area di 600 mq che corre lungo la recinzione del cantiere militare e nella quale gli statunitensi avrebbero voluto realizzare una pista di volo e strutture collaterali; invece, quel prato è diventato, grazie alla mobilitazione dei vicentini, un’area smilitarizzata che, nei prossimi mesi, si trasformerà in parco, dando alla città l’opportunità di sperimentarsi in pratiche di gestione del territorio innovative e partecipate.
Il Festival, dunque, pur avendo in cartellone nomi importanti della cultura e del mondo dello spettacolo, rappresenta prima di tutto un laboratorio sociale nel quale centinaia di donne e uomini provano a confrontarsi e ragionare intorno ad alcuni dei temi che caratterizzano la nostra quotidianità, proponendosi come uno spazio nel quale rafforzare quelle reti sociali createsi nella città berica a partire dalla scelta di realizzare la nuova base militare statunitense».
IL MOVIMENTO NODALMOLIN. Un po’ di storia.
Il movimento NoDalMolin nasce nel giugno 2006, quando sulla stampa locale si inizia a parlare di una nuova struttura militare statunitense. Vicenza ospita già, dalla seconda guerra mondiale, la caserma Ederle, le basi sotterranee Pluto e Fontega e altre strutture collaterali. Dopo alcuni mesi, molti comitati, realtà di movimento, associazioni e singoli cittadini danno vita all’Assemblea Permanente.
Il 26 ottobre 2006 il consiglio comunale dà parere favorevole, mentre nella piazza sottostante migliaia di cittadini battono pentole e tamburi per più di 5 ore. Il 12 dicembre la prima manifestazione nazionale, con 30 mila partecipanti.
Il 16 gennaio 2007 il premier Romano Prodi dichiara, da Budapest, la propria “non opposizione” alle richieste statunitensi. Poche ore prima era stato montato, nel pressi dell’area interessata, il Presidio Permanente, mentre la stessa sera del 16 gennaio 10 mila persone manifestano e occupano la stazione ferroviaria.
Il 17 febbraio la seconda manifestazione nazionale: 150 mila persone. Seguono azioni e iniziative quasi settimanali, tra cui l’occupazione della Basilica Palladiana – simbolo di Vicenza – e nel settembre viene organizzato il primo Festival NoDalMolin.
Il 15 dicembre la terza manifestazione nazionale: 90 mila persone. Il 16 gennaio 2008 30 cittadini occupano la Prefettura per chiedere democrazia; in giugno cambia l’amministrazione comunale e viene convocata, per il 5 ottobre, una consultazione popolare.
Il 1 ottobre il Consiglio di Stato vieta la consultazione popolare, ma in serata scendono in piazza 15 mila persone che decidono da sé: il referendum si fa lo stesso, autogestito; i votanti sono quasi 25 mila, il 95% dei quali contrario alla nuova base statunitense.
A gennaio 2009 partono i cantieri: i vicentini che tentano di opporsi si trovano davanti un imponente servizio d’ordine che li allontana, in alcuni casi con violenza. Il 4 luglio viene convocata una manifestazione nazionale, alla vigilia del G8 de L’Aquila, ma i manifestanti si trovano circondati dalle forze dell’ordine che impediscono, per buona parte della giornata, il passaggio al corteo, caricandone la testa che tenta di passare.
Il 30 gennaio 2010 50 persone entrano nel cantiere, alcune scalano le gru e si incatenano, fotografando lo scempio del territorio.
Nel 2011, dopo un lungo tira e molla, viene ceduta alla comunità vicentina l’area oggi chiamata come Parco della Pace, su cui gli statunitensi avrebbero voluto espandersi. Il Festival NoDalMolin 2011, che si svolge nelle prime due settimane di settembre, rappresenta il prossimo appuntamento della mobilitazione vicentina.
Presidio Permanente NoDalMolin
Sul movimento NODALMOLIN
Guarda e leggi. 10 anni di Movimenti il 2006
Guarda e leggi. 10 anni di Movimenti il 2007 con la manifestazione del 17 febbraio e un editoriale di Giuseppe D’Avanzo
Il Festival su XL di Repubblica
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