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20 settembre 2011

AUTOSTRADA VALSUGANA: NO GRAZIE (comunicato stampa)

“Regione Veneto e Provincia di Vicenza -- stanno dimenticandosi i progetti di risoluzione dei problemi relativi alla Strada Statale 47. La Valsugana ha bisogno di liberarsi dalle auto per dare un po’ di vivibilità alle popolazioni rivierasche. In vallata sono presenti da anni dei Comitati che hanno fatto proposte importanti al problema del traffico ma, invece, come sempre, chi deve decidere per i cittadini fa il contrario e propone un’ennesima autostrada, che non risolverà i problemi locali ma li aggraverà (come nel caso della Pedemontana Veneta), con un peggioramento dell’ambiente e della qualità di vita per tutte le persone che verranno interessate dal progetto che coinvolge anche altri paesi del bassanese oltre che la Valbrenta.

Un’altra autostrada (oltre alle varie bretelle), che si aggiunge alle altre: cinque autostrade nella provincia di Vicenza, una pura follia.

Ma quante autostrade vogliono?

Quello che stanno facendo è deturpare e consumare ulteriormente il territorio vicentino, senza alcun ritorno per l’economia e ai cittadini.
Mentre il decantato modello del Nord Est raschia il fondo del barile (vedi recenti fallimenti a catena di aziende), pretendono di far diventare la provincia un’unica pista di asfalto per continuare un modello di sviluppo fallimentare e sorpassato, basato ancora sul trasporto su gomma (auto+camion+asfalto+idrocarburi) che tutti i paesi moderni respingono (siamo gli unici in Europa ad avere l’85% di trasporto su gomma).
Mentre il Nord Europa, l’unico che riesce ad affrontare la crisi, si getta sulla green economy, noi ci gettiamo sul cemento e sull’asfalto, nell’interesse esclusivo delle lobby dei grandi costruttori ammanicati col governo e i partiti.

Più cemento e asfalto significa più corruzione, inquinamento, affari mafiosi.

Basta, fermiamo questa follia, che si aggiunge alla follia dei governanti dell’economia mondiale che mostra la corda col sempre più evidente crollo del liberismo, delle privatizzazioni e della finanza. La ricetta ‘ancora di più dello stesso’ è l’unica cosa che sanno proporre nonostante i fallimenti che stiamo pagando e ancor più pagheranno le giovani generazioni in futuro.

Vogliamo infrastrutture al servizio delle persone, un’economia al servizio della comunità, energie alternative, produzioni industriali sicure e salubri, recupero dell’agricoltura e del turismo, autostrade informatiche, ricerca, stile di vita sobrio, difesa dei beni comuni, trasporti pubblici.

Comitati Difesa Salute Territorio
Bassano del Grappa-Valle Agno-Alto Vicentino
No Valsugana e Pedemontana

wwwbassanoecologista.blogspot.com
www.nopedemontana.135.it

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