
Un’altra autostrada (oltre alle varie bretelle), che si aggiunge alle altre: cinque autostrade nella provincia di Vicenza, una pura follia.
Ma quante autostrade vogliono?
Quello che stanno facendo è deturpare e consumare ulteriormente il territorio vicentino, senza alcun ritorno per l’economia e ai cittadini.
Mentre il decantato modello del Nord Est raschia il fondo del barile (vedi recenti fallimenti a catena di aziende), pretendono di far diventare la provincia un’unica pista di asfalto per continuare un modello di sviluppo fallimentare e sorpassato, basato ancora sul trasporto su gomma (auto+camion+asfalto+idrocarburi) che tutti i paesi moderni respingono (siamo gli unici in Europa ad avere l’85% di trasporto su gomma).
Mentre il Nord Europa, l’unico che riesce ad affrontare la crisi, si getta sulla green economy, noi ci gettiamo sul cemento e sull’asfalto, nell’interesse esclusivo delle lobby dei grandi costruttori ammanicati col governo e i partiti.
Più cemento e asfalto significa più corruzione, inquinamento, affari mafiosi.
Basta, fermiamo questa follia, che si aggiunge alla follia dei governanti dell’economia mondiale che mostra la corda col sempre più evidente crollo del liberismo, delle privatizzazioni e della finanza. La ricetta ‘ancora di più dello stesso’ è l’unica cosa che sanno proporre nonostante i fallimenti che stiamo pagando e ancor più pagheranno le giovani generazioni in futuro.
Vogliamo infrastrutture al servizio delle persone, un’economia al servizio della comunità, energie alternative, produzioni industriali sicure e salubri, recupero dell’agricoltura e del turismo, autostrade informatiche, ricerca, stile di vita sobrio, difesa dei beni comuni, trasporti pubblici.
Comitati Difesa Salute Territorio
Bassano del Grappa-Valle Agno-Alto Vicentino
No Valsugana e Pedemontana
wwwbassanoecologista.blogspot.com
www.nopedemontana.135.it
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Sotto la neve pane. Sotto il cemento fame!