INFRASTRUTTURE. Il via a Sacro Cuore per i 94 chilometri d'asfalto
Qui la posa della prima pietra il 10 novembre ma soprattutto il "villaggio" logistico per 250 fra tecnici, operai e impiegati della superstrada - Rossella Olivo
28/10/2011 Il Giornale di Vicenza
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nella foto: Il cantiere di Sacro Cuore di Romano, base logistica della Spv.
Romano diventa il cuore della futura Superstrada Pedemontana Veneta. Non solo perché la prima pietra dell'opera verrà posata nel Comune ezzelino il 10 novembre dal governatore del Veneto Luca Zaia e dall'assessore regionale Renato Chisso con il commissario straordinario Silvano Vernizzi. A Sacro Cuore, infatti, è sorto un vero e proprio villaggio logistico per circa 250 persone che per i prossimi sei-sette anni, lavoreranno alla realizzazione della superstrada, attesa nel Veneto da circa trent'anni come soluzione a tutto il sistema di mobilità della fascia pedemontana. Un tassello di un sistema integrato dei trasporti iniziato con il passante di Mestre, come ha ricordato in un recente incontro il vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega alle infrastrutture Rodolfo Mariotto. Dato il via a Romano nei prossimi giorni, il concessionario italo-spagnolo procederà a passo spedito per realizzare i 94 chilometri di asfalto con 17 svincoli per un costo totale di 2,1 miliardi di euro. Taglio del nastro 2017-2018. «La base tecnico-logistica - spiega con evidente soddisfazione il sindaco Rossella Olivo - è di fatto già operativa e il 3 novembre, in vista della posa della prima pietra, i vertici regionali effettueranno un sopralluogo a Sacro Cuore. Ringrazio Sis, il consorzio di imprese che realizzeranno la Pedemontana per aver invitato alle gare d'appalto della realizzazione del villaggio anche imprese locali. Un atto dovuto anche per ricompensare del disagio che la presenza della base logistica inevitabilmente comporterà. Teniamo poi conto che alcuni cittadini a Sacro Cuore si sono visti espropriati temporaneamente dei loro terreni per fare spazio al cantiere».
Ma il sindaco Olivo non parla solo di disagi anche perché in fatto di futura viabilità nel compromisero ha idee molto chiare.
«Penso che il cantiere della Pedemontana - aggiunge Olivo - porterà anche a ricadute positive nel territorio. In fin dei conti ospiteremo 250 persone per i prossimi sei-sette anni e credo che l'imprenditoriali di casa nostra saprà trarne vantaggio. Inoltre ritengo che anche Romano avrà benefici dalla futura superstrada. È evidente a tutti che la viabilità est-ovest nel Bassanese sia giunta al limite».
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Un commento: ..intanto i posti letto a febbraio erano 400 (lo disse un certo geometra Dagostino di SIS in pubblica assemblea). Poi la Olivo dovrebbe anche dire che ricadutte avranno i 250 (o 400?) lavoratori sul territorio, visto che nel quarter generale ci sono anche le mense (quindi mi sa che non andranno a mangiare alla trattoria "da bepi", visto che se hanno bisogno dei dormitori non vengono di sicuro dalla zona attorno a Romano (altrimenti tornerebbero a casa). Poi dovrebbe dire quali imprese e quanti soldini si sono prese le imprese locali e in che percentuale sul costo totale (perchè a naso i soliti noti si sono presi le briciole come a Mason, dove due imprese hanno fatto i lavori preparatori, ma poi i lavori veri e prorpi chi li farà?). Vogliamo i numeri non le chiaccchiere!! L.T.
Qui la posa della prima pietra il 10 novembre ma soprattutto il "villaggio" logistico per 250 fra tecnici, operai e impiegati della superstrada - Rossella Olivo
28/10/2011 Il Giornale di Vicenza
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nella foto: Il cantiere di Sacro Cuore di Romano, base logistica della Spv.
Romano diventa il cuore della futura Superstrada Pedemontana Veneta. Non solo perché la prima pietra dell'opera verrà posata nel Comune ezzelino il 10 novembre dal governatore del Veneto Luca Zaia e dall'assessore regionale Renato Chisso con il commissario straordinario Silvano Vernizzi. A Sacro Cuore, infatti, è sorto un vero e proprio villaggio logistico per circa 250 persone che per i prossimi sei-sette anni, lavoreranno alla realizzazione della superstrada, attesa nel Veneto da circa trent'anni come soluzione a tutto il sistema di mobilità della fascia pedemontana. Un tassello di un sistema integrato dei trasporti iniziato con il passante di Mestre, come ha ricordato in un recente incontro il vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega alle infrastrutture Rodolfo Mariotto. Dato il via a Romano nei prossimi giorni, il concessionario italo-spagnolo procederà a passo spedito per realizzare i 94 chilometri di asfalto con 17 svincoli per un costo totale di 2,1 miliardi di euro. Taglio del nastro 2017-2018. «La base tecnico-logistica - spiega con evidente soddisfazione il sindaco Rossella Olivo - è di fatto già operativa e il 3 novembre, in vista della posa della prima pietra, i vertici regionali effettueranno un sopralluogo a Sacro Cuore. Ringrazio Sis, il consorzio di imprese che realizzeranno la Pedemontana per aver invitato alle gare d'appalto della realizzazione del villaggio anche imprese locali. Un atto dovuto anche per ricompensare del disagio che la presenza della base logistica inevitabilmente comporterà. Teniamo poi conto che alcuni cittadini a Sacro Cuore si sono visti espropriati temporaneamente dei loro terreni per fare spazio al cantiere».
Ma il sindaco Olivo non parla solo di disagi anche perché in fatto di futura viabilità nel compromisero ha idee molto chiare.
«Penso che il cantiere della Pedemontana - aggiunge Olivo - porterà anche a ricadute positive nel territorio. In fin dei conti ospiteremo 250 persone per i prossimi sei-sette anni e credo che l'imprenditoriali di casa nostra saprà trarne vantaggio. Inoltre ritengo che anche Romano avrà benefici dalla futura superstrada. È evidente a tutti che la viabilità est-ovest nel Bassanese sia giunta al limite».
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Un commento: ..intanto i posti letto a febbraio erano 400 (lo disse un certo geometra Dagostino di SIS in pubblica assemblea). Poi la Olivo dovrebbe anche dire che ricadutte avranno i 250 (o 400?) lavoratori sul territorio, visto che nel quarter generale ci sono anche le mense (quindi mi sa che non andranno a mangiare alla trattoria "da bepi", visto che se hanno bisogno dei dormitori non vengono di sicuro dalla zona attorno a Romano (altrimenti tornerebbero a casa). Poi dovrebbe dire quali imprese e quanti soldini si sono prese le imprese locali e in che percentuale sul costo totale (perchè a naso i soliti noti si sono presi le briciole come a Mason, dove due imprese hanno fatto i lavori preparatori, ma poi i lavori veri e prorpi chi li farà?). Vogliamo i numeri non le chiaccchiere!! L.T.
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