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13 aprile 2012

Pedemontana Veneta, Zoppelletto e Colman: verificare tutela falde acquifere

Provincia di Vicenza - Interrogazione sulla costruenda Pedemontana Veneta e sulla tutela delle falde acquifere.

Egregio signor Presidente, egregi colleghi, sottoponiamo al Consiglio Provinciale e in particolare all'assessore alle Risorse Idriche Paolo Pellizzari la seguente interrogazione ai sensi dell'art. 76 del Regolamento Consiglio provinciale di Vicenza.
Essa è da intendere come contributo alla salvaguardia del territorio e alla tutela delle falde acquifere sotterranee da cui attingono le risorse idropotabili le province di Vicenza e Padova, senza, peraltro, disconoscere l'importanza di un'opera, quella di costruzione della Pedemontana veneta strategica per il processo di sviluppo dell'intero Veneto; Gli scriventi, oltre che Sindaci e Consiglieri provinciali, sono anche componenti del Consiglio di Amministrazione di AATO Bacchiglione, in questa loro veste hanno appreso le problematiche connesse con i lavori di costruzione della Pedemontana Veneta. Tali questioni recentemente sono state riportate con gran risalto nella stampa locale: in un articolo del Giornale di Vicenza di giovedì 29 marzo dal titolo "La Pedemontana incappa nei guai dell'acquedotto" si è evidenziato che il progetto di costruzione di tale importante strada prevede che lo smaltimento delle acque meteoriche avvenga tramite 8.000 pozzi disperdenti profondi circa cinque metri. Tale soluzione progettuale crea il rischio che sia le acque meteoriche di dilavamento, sia lo spandimento di liquidi inquinanti conseguente ad incidenti, potrebbero compromettere la potabilità dell'acqua che è la fonte primaria di attingimento per più di un milione di cittadini. L'assessore Pellizzari, in successive dichiarazioni alla stampa, nel ripercorrere l'iter del procedimento amministrativo, ha fatto notare che la soluzione autorizzata dalla Regione Veneto e sulla quale questo Consiglio provinciale si è già espresso, prevedeva il convogliamento in corpi idrici superficiali, previo opportuno trattamento di disoleatura e affinazione. La modifica della soluzione progettuale, a quanto si apprende prescritta dal CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica), è, quindi, di contenuto opposto a quanto manifestato sia dalla Regione che dalla Provincia di Vicenza. Come Consiglieri di amministrazione di A.A.T.O. Bacchiglione abbiamo promosso, insieme all'A.T.O. Brenta, incontri con i progettisti incaricati dalla società Superstrada Pedemontana Veneta s.r.l., che realizzerà l'opera pubblica; lo scopo di tali incontri è quello di cercare soluzioni tecniche adeguate a scongiurare il rischio di inquinamento delle falde. Siamo altresì a conoscenza che il problema è particolarmente sentito anche dai gestori del servizio idrico integrato i quali temono che non siano messe in atto le adeguate misure di salvaguardia delle opere di presa (pozzi e sorgenti).

Tutto ciò premesso, i sottoscritti consiglieri provinciali interrogano l'assessore alle risorse idriche Paolo Pellizzari su quali provvedimenti si intendano adottare allo scopo di salvaguardare le falde acquifere, che costituiscono uno dei principali bacini idrici europei e che sono fonte di attingimento per più di un milione di cittadini.

Su quali azioni si vogliano intraprendere nei confronti del Commissario Straordinario per la Pedemontana Veneta, Ing. Silvano Vernizzi, allo scopo di acquisire le necessarie assicurazioni che l'opera non crei alcun riflesso negativo sulla salubrità e potabilità delle acque.

I Consiglieri Provinciali Alessandro Zoppelletto, Maurizio Colman

VicenzaPiù 12 aprile 2012

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