Grafici impressionanti: sia per il traffico automobilistico che per
quello dei mezzi pesanti, gli ultimi 12 anni sono stati cancellati.
I grafici sono impressionanti: sia per quanto riguarda il traffico automobilistico che per quello dei mezzi pesanti, gli ultimi 12 anni sono stati cancellati.
E' un'elaborazione dell'aspista elettrico ing.Max De Carlo, e qualcuno potrebbe accusarmi di approfittare bassamente del suo blog quando si tratta di numeri e cifre; infatti avrebbe ragione, meglio fidarsi di Max che della mia solita confusione aritmetica. Si tratta qui di un calo delle percorrenze autostradali totali pari a quasi il 10% rispetto all'anno di picco, il 2007 (76 miliardi di km contro 83). La curva delle percorrenze per i veicoli pesanti è impressionante, sembra una delle più toste curve di Hubbert: una repentina salita, ed un'altrettanto repentina discesa dopo il 2007, con una lieve ripresa nel 2010 seguita da un altro crollo.
Ma anche l'andamento delle percorrenze automobilistiche ha dell'inquietante: costante lenta salita fino al 2010, "plateau" nel 2011, e crollo repentino nel 2012. Come se fosse davvero finita un'era.
Qualcuno osserverà che, da "picchisti", non dovremmo che rallegrarci che finalmente stia finendo l'era dell'automobile e dei trasporti su gomma. Come sempre confondendo una crisi subìta disordinatamente, con una decrescita organizzata verso una direzione precisa. Nessuno, picchista, decrescitista o altro avrebbe mai voluto vedere simili crolli improvvisi ed inaspettati: il calo di consumi in ogni settore dovrebbe essere ben pianificato prima, con le dovute alternative e con un progetto a lungo respiro che rappresenti un miglioramento di vita.
Stiamo assistendo invece a un si salvi chi può che non è in grado di rallegrare nessuno. Che anzi rende sempre più difficile ed arduo riuscire a pianificare qualcosa di sensato: come sempre accade, d'altronde, quando c'è panico disordinato.
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