Scopri le differenze
Ci sono cose che noi umani non possiamo immaginare.
Leggete questo articolo de "la tribuna" di TV e poi la risposta di Andrea Zanoni.
A noi ha fatto venire in mente un vecchio titolo de "il male" che a proposito del governo Craxi diceva: "hanno la faccia come il...".
Dal quotidiano "La Tribuna di Treviso"
MONTEBELLUNA. Archiviata l'indagine avviata nel novembre del 2011 dalla Commissione Europea su un'eventuale violazione delle disposizioni della direttiva sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale da parte del progetto sulla Pedemontana (in foto l’avvio del cantiere nel Vicentino). «Il 24 maggio è giunta dalla Presidenza del Consiglio la comunicazione che l'indagine della Commissione Europea è stata archiviata» dice soddisfatto il commissario straordinario per la Pedemontana Veneta, Silvano Vernizzi «quindi è stato verificato che nessuna violazione è stata fatta alle direttive Ue sull'accesso agli atti».
Tutto era partito da alcune interrogazioni presentate dall'eurodeputato Andrea Zanoni alla Commissione Europea. In seguito a tali interrogazioni il Commissario Ue all'Ambiente Janez Potonik aveva avviato un’indagine e alle autorità italiane, nell'agosto del 2012, erano stati chiesti chiarimenti sull'impatto ambientale del progetto, sulla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, sui piani di gestione dei bacini idrografici relativamente alla conformità alle norme della direttiva.
Ricevute le risposte, la Commissione Europea ha proceduto all'archiviazione dell'indagine. Tolto quindi questo altro ostacolo dalla strada della Pedemontana Veneta, i cui lavori sono in corso nel vicentino e non sono ancora approdati nel trevigiano. Ma quando apriranno i cantieri nel trevigiano? «Come da programma» spiega Silvano Vernizzi «nel trevigiano i cantieri della Pedemontana Veneta partiranno nel 2014». Quindi dal prossimo anno le ruspe cominceranno a lavorare anche nel trevigiano, da Loria a Spresiano passando nel confine sud di Montebelluna. (e.f.)
Comunicato Stampa On. Andrea Zanoni
Pedemontana veneta, altro che archiviazione, l'indagine Ue continua L'eurodeputato Andrea Zanoni risponde a Silvano Vernizzi: “La Commissione europea ha solo detto che non sembra esserci una violazione per quanto riguarda l'accesso agli atti ambientali, ma continuano gli accertamenti sulle altre quattro direttive Ue che il progetto della Pedemontana potrebbe aver violato, e precisamente VIA, Habitat, Acqua e appalti pubblici”
“Altro che archiviazione, le indagini della Commissione europea sulla Pedemontana veneta continuano eccome”.
Lo fa sapere Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, in risposta all'annuncio dell'archiviazione del fascicolo da parte dall'ingegner Silvano Vernizzi apparso su alcuni articoli della stampa locale.
“La Commissione europea mi ha confermato che non sembra violata la direttiva Ue 2003/4/CE sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale visto che la documentazione negata tecnicamente sarebbe definita come informazione contrattuale, quindi non coperta dalla suddetta direttiva.
Tuttavia sono ancora in corso gli accertamenti di Bruxelles su tutte le altre possibili violazioni, a partire dalla Direttiva 2011/92/UE sulla valutazione dell’impatto ambientale, proseguendo con la Direttiva 92/43/CEE Habitat e la Direttiva 2000/60/CE sulla qualità dell'Acqua, per finire con quella 2004/18/CE sulle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi”.
Zanoni risponde così per le rime a Silvano Vernizzi che il 29 maggio aveva dichiarato, come ripreso da alcuni articoli altamente fuorvianti pubblicati sulla stampa locale, che “l'indagine della Commissione europea è stata archiviata” e che “nel trevigiano i cantieri della Pedemontana apriranno nel 2014”.
“Invito Vernizzi a lasciare le ruspe in garage visto che le possibili irregolarità alla normativa comunitaria da parte di questa inutile superstrada sono ancora tutte da appurare – incalza Zanoni, secondo il quale il fatto che “sembra, e sottolineo la parola sembra, che non ci siano violazioni con l'accesso agli atti, costituisce un'inezia nel mare magnum di presunte irregolarità del progetto”.
L'eurodeputato, a proposito delle tre interrogazioni presentate sulla Pedemontana veneta (link1) (link2) (link3), ricorda la risposta del Commissario Ue all'Ambiente Janez Potocnik dello scorso settembre che confermava la richiesta di informazioni all'Italia per quanto riguarda le tre direttive Ue in oggetto, ovvero VIA, Habitat e Acqua e quella del Commissario Ue al Mercato Interno Michael Barnier sugli appalti pubblici.
Zanoni ricorda anche come in risposta ad una 4° (link) interrogazione sulla situazione di palese incompatibilità e di violazione del principio di imparzialità dell'azione amministrativa nella Regione Veneto visto l'evidente conflitto d'interessi dell'ingegner Vernizzi (al tempo stesso Segretario regionale Infrastrutture e mobilità della Regione del Veneto, Commissario straordinario per la Pedemontana Veneta, Commissario straordinario per il Passante di Mestre, Amministratore delegato di Veneto Strade S.p.A., Presidente delle Commissioni regionali Valutazione Impatto Ambientale VIA e Valutazione Ambientale Strategica VAS), la Commissione europea ha fatto sapere che “contatterà le autorità italiane al fine di ottenere maggiori informazioni sulle modalità con cui si sono svolte le consultazioni delle autorità ambientali competenti, ai sensi della direttiva sulla valutazione dell’impatto ambientale per la superstrada pedemontana veneta”.
“Insomma a ben guardare Vernizzi ha ben poco da festeggiare visto che la sua Pedemontana è ancora ben fissa sotto la lente di Bruxelles – conclude l'eurodeputato, che promette: “Per quanto mi riguarda continuerò a fare tutto il possibile affinché il territorio e i cittadini veneti non subiscano l'ennesima colata di cemento”.
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