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19 febbraio 2015

Pedemontana bomb: fra un disastro e l'altro

Niente più tunnel per la Pedemontana 

Il tracciato non passerà sotto la Poscola ma sopra per evitare possibili inquinamenti alla falda «Una segnalazione dell'Arpav»


Pericolo floruri nell'acqua, stop alla galleria Poscola della Pedemontana. 

Verrà modificata per precauzione l'altezza della superstrada che non si snoderà più in galleria, passando quindi sotto il torrente, ma all'aperto. È l'ipotesi progettuale presentata l'altra sera, durante la seduta della Commissione consiliare ambiente e territorio a Montecchio, da Giuseppe Fasiol, responsabile unico del procedimento della Spv, e da Adriano Turso, ingegnere di Sis la società che si occupa della costruzione dell´infrastruttura. È stato lo stesso Fasiol a spiegare le motivazioni che hanno portato alla ricerca di una diversa soluzione al progetto esecutivo: «A novembre Arpav ha segnalato al commissario Silvano Vernizzi e alla Regione la possibilità di una contaminazione delle acque del torrente Poscola da sostanze perfluoro-alcaliniche provenienti dal territorio di Trissino. Per Arpav la galleria artificiale, lunga 850 metri, poteva determinare una modifica nell'andamento della falda profonda. Modifica che avrebbe poi potuto interessare dei pozzi di acqua potabile». (...) 

Fonte Giornale di Vicenza
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Nel novembre 2014 il COORDINAMENTO ACQUA LIBERA DAI PFAS presentò un esposto redatto in collaborazione col Ceag - Centro di azione giuridica di Legambiente Veneto - che chiede alle magistrature di Vicenza e Verona di indagare sulla pesante contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche delle falde acquifere, delle acque superficiali e degli acquedotti pubblici, di almeno una trentina di comuni a cavallo tra le province di Vicenza, Verona e Padova, un territorio stimato in circa 150 km quadrati e con una popolazione residente stimata in trecentomila abitanti.
L'esposto è corredato da una consulenza medico-scientifica, redatta dal Dott. Vincenzo Cordiano, che mette in correlazione la presenza degli inquinanti nelle acque con la probabile insorgenza di gravi patologie mediche, correlazione che viene citata anche in un documento dell'Istituto Superiore di Sanità del 16/01/2014 n. prot.0001584 avente oggetto "Acqua destinata al consumo umano contenente sostanze perfluorate nella provincia di Vicenza e comuni limitrofi". In tale ultimo documento l'Istituto Superiore di Sanità richiama uno studio americano svolto dopo un inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche nelle acque del fiume Ohio, e che ha interessato una popolazione di 70.000 abitanti.

Nell'esposto presentato si chiede alla magistratura di porre sotto sequestro le probabili fonti di inquinamento, onde evitare il perpetuarsi di un fenomeno inquinante che viene fatto risalire almeno alla fine degli anni 70.

Coordinamento Acqua Libera dai Pfas

DISASTRO AMBIENTALE IN VENETO / Acque inquinate in 59 Comuni e tumori in crescita: saranno gli stili di vita?

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