Non so cosa stia succedendo nel tratto Schio-Thiene-Bassano,
sono stato fuori dal giro per un po’ di tempo, ma vedo quello che
accade nella Valle dell’Agno: i cantieri della Pedemontana la stanno
distruggendo ad una velocità impressionante e nel silenzio tombale di
quasi tutti. Ruspe e bilici inghiottiscono ogni giorno centinaia di
metri cubi delle ultime terre buone della valle, sconvolgono storici e
delicatissimi equilibri idrogeologici (vedi quello che sta capitando
alla falda dalle parti della Ghisa) e tutti, o quasi, zitti e proni.
Si scavano gallerie assurde,
proliferano i primi segni di sovrappassi e sottopassi demenziali e
tutti, o quasi, stanno lì a guardare con la lingua attaccata al palato.
Ma qualcuno ha contato quante volte, in quattro chilometri, si vuole
sottopassare e sovrappassare la provinciale 246? Proprio nessuno ha
visto il progetto del mega casello di Castelgomberto, un enorme cancro
che soffocherà quel comune con un labirinto di innesti e uscite da urlo?
Dov’erano, da che parte guardavano, su quali enormi problemi di fondo
rimuginivano le sei Amministrazioni della valle mentre qualcuno
progettava tale orrore? Non si sono accorte della distruttiva invasività
di una colata di asfalto a quattro corsie che rovinerà per sempre metà
dei loro Comuni e non porterà alcun beneficio alla viabilità della zona?
Forse che i pendolari di Recoaro, Valdagno, Cornedo e Brogliano si
precipiteranno a pagare il pedaggio a Castelgomberto per arrivare
esattamente dove giungono adesso gratis, dopo un pugno di chilometri? E
quale vantaggio, di grazia, ne avrà Trissino, invaso da un biscione
mangia-terra impazzito?
E’ mai stato visto e discusso nelle Giunte e nei rispettivi consigli comunali
questo mostro? Una obiezione che sia stata una, fu fatta, fu difesa, fu
fatta conoscere al popolo sovrano? E su questo fiume di denaro, nessuno
avverte neppure per sbaglio un sentore di leggera puzza? Neanche un
sospetto piccolo piccolo? Se una cosa dannosissima e costosissima va
avanti con il turbo, nessuno si chiede cui prodest? O è un latinorum
troppo difficile?
Tra qualche mese si apre a Vicenza il Festival biblico.
Quest’anno il tema riguarda la salvaguardia dell’ambiente, in linea con
quello che sta facendo papa Francesco a Roma con l’imminente enciclica.
Per trovare la giusta ispirazione consiglio a organizzatori e relatori
di venire a vedere una devastazione biblica in atto. Dopo quella
dell’edificazione “miracolosa”, sulle splendide terre di Gian Giorgio
Trissino & Figli, dei dieci eletrizzanti catafalchi d’oro, sempre
più vuoti, sempre più neri. Cui prodest?
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Sotto la neve pane. Sotto il cemento fame!