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02 dicembre 2018

Piccole Vittorie

Il giorno 13/11/2018 a Santomio di Malo si è tenuta un'assemblea pubblica nella quale è stata presentata una variante al progetto della SPV riguardante la realizzazione del tunnel Malo-Castelgomberto.

Con questa variante, viene autorizzato lo scavo della galleria a partire dalla parte centrale oltre che dalle due estremità.
I lavori alle estremità sono sono attualmente fermi a causa del crollo della volta del tunnel (con vittima un operaio) ad una estremità e di una voragine creata dal torrente Poscola dentro il cantiere all'altra estremità della galleria.

L'approvazione della variante è un vero e proprio colpo di mano da parte di SIS-Regione Veneto
che si giustificano argomentando che essendo in ritardo di due anni e mezzo nei lavori,
occorre scavare su quattro fronti invece che su due.

Uno degli effetti pratici di questa variante è di avere 540 camion al giorno che trasportano materiale in una zona di risorgive e pregiata da un punto di vista ambientale, abitata da qualche centinaio di persone che si troverbbero a vivere dentro un cantiere 7 giorni su 7 per 24 ore al giorno per i prossimi tre-quattro anni.

Tutto questo dopo anni di rassicurazioni che mai e poi mai una cosa simile sarebbe avvenuta.

Fatto sta che la rabbia dei cittadini che si sono sentiti presi per i fondelli è sfociata in una nuerosa serie di interventi durante l'assemblea di cui sopra. (Qui il link degli interventi)

All'assemblea ha fatto seguito una spontanea raccolta di firme (quasi 400 in una sola settimana senza alcun tipo di organizzazione alle spalle) depositate e protocollate presso gli uffici comunali di Malo, con la quale si chiede al Sindaco di presentare ricorso al TAR e al Presidente della Repubblica contro l'approvazione della variante.

La richiesta è stata appoggiata anche dalle opposizoni con una mozione congiunta.

Anche se durante l'assemblea pubblica Sindaco e Assessore sembravano riluttanti a portare avanti tale proposta, la giunta comunale ha dato incarico ad un legale di verificare l'esistenza degli estremi per il ricorso.

La risposta del legale, il 4 dicembre.

La morale di questa storiella è che a volte un po' di sano fervore e una giusta dose di incazzatura possono portare risultati positivi.

Nel frattempo vigiliamo su due punti:

1) si faccia ricorso senza alcun tentennamento (e non aggiungiamo altro per ora)
2) i lavori non partano.




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