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16 novembre 2015

C'era una volta la Gasparona

Chi abbia avuto la ventura di recarsi ultimamente da Thiene a Bassano o viceversa, avrà sicuramente notato le magnifiche sorti e progressive dell'umanità, palesarsi in forma di enormi scavi a profondità falda,  estirpazioni di filari di gelsi secolari, di vigneti  e ciliegeti, sparizioni di campi di asparagi e contemporanee apparizioni di gettate di calcestruzzo, manufatti in cemento armato eretti come dolmen omaggianti il dio della religione del progresso e del nulla e strisce di asfalto nero puzzolente e fumante.

Si chiama Gasparona 2.0 ed è il futuro che avanza, il nuovo destinato a sostituire l'obsoleto.

Eppure noi preferivamo l'obsoleto.
Sarà che siamo anziani, sarà che non abbiamo mai voluto essere partecipi di un pensiero che disconosce e depaupera la ricchezza comune che era il territorio pedemontano, ma a noi, quando guidavamo sulla Gasparona,  piaceva vedere le colline tra Thiene e Breganze scorrere lungo la strada e i campanili stagliarsi davanti ai contrafforti dell'altopiano e le mura del Castello d Marostica sfilare al nostro fianco, invece di quei ponti orrendi e già arrugginiti, di quei buchi nel terreno, di quegli alberi con le radici rivolte verso l'alto.

La Gasparona, che avevamo pagato con le nostre tasse venti anni fa, non c'è più.

Al suo posto c'è un serpentone di lavori in corso che hanno allungato i tempi di percorrenza, rinnovato le code e aumentato la pericolosità del percorso (nell'ultimo mese 4 incidenti di cui due mortali).
In trenta km scarsi ci sono cinque rotatorie (la sesta sta per aprire), tre deviazioni, due uscite chiuse e non si contano i cantieri con accesso e uscita sulla strada

Se prima tra Thiene e Bassano, il tempo di percorrenza era di 30 minuti  ora è di 45-50.

E che dire delle corsie di immissione?
Provate a immettervi a Bassano sud in direzione Thiene in orario di chiusura uffici.
Ogni volta un terno al lotto sperando di non farsi portare via da un camion o da un veicolo in arrivo.
Ma lo stesso vale per l'immissione da Nove verso Bassano: ci si affida al caso e agli dei della propria religione sperando che comprendano il perché di tante nominations.

Ma tutto ciò avrà fine direte voi, si tratta di sopportare per un periodo, fino a che la SPV sarà completata e la si potrà utilizzare....

Beh forse si e forse no, proviamo a fare un calcolo e vediamo se noi abitanti locali utilizzeremo la SPV:

Ipotizziamo una persona che vive a Bassano e Lavora a Thiene (o viceversa) e che decida di prendere l'autostrada per andare al lavoro.

Supponiamo che entri a Bassano ed esca a Breganze.
Sono 20 km di andata e 20 per il ritorno.
A 1.10 euro ogni 10 km (stima per difetto) fanno 4.40 euro al giorno.
Per 20 giorni al mese fanno 88 euro che per 11 mesi all'anno fanno 968 euro di pedaggio per un percorso che oggi abbiamo gratuitamente.

Beh forse qualcuno ci penserà sopra prima di prendere la Superstrada A PAGAMENTO.

P.S.
Quasi dimenticavamo: la SPV la stiamo pagando noi con soldi pubblici....
 

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