In particolare, il Comitato ha deciso prima dell'estate le seguenti iniziative:
*Verrà organizzata un'assemblea a Trissino in data 23 maggio preceduta da gazebo informativo e volantinaggio in tutti i paesi.
*Si prevede una manifestazione-festa a Castelgomberto in data 'provvisoria' 15 giugno con gazebo informativi, concerto, stand gastronomici e possibilmente giro in bicicletta nei siti più colpiti dalla paventata costruzione dell'Autostrada Pedemontana.
Sono stati assegnati gli incarichi per predisporre tali iniziative. Usiamo tutta la nostra creatività per iniziative locali volte a sensibilizzare e rendere attiva la popolazione della Valle dell' Agno, di Malo e degli altri comuni coinvolti.
*Si prevede una manifestazione-festa a Castelgomberto in data 'provvisoria' 15 giugno con gazebo informativi, concerto, stand gastronomici e possibilmente giro in bicicletta nei siti più colpiti dalla paventata costruzione dell'Autostrada Pedemontana.
Sono stati assegnati gli incarichi per predisporre tali iniziative. Usiamo tutta la nostra creatività per iniziative locali volte a sensibilizzare e rendere attiva la popolazione della Valle dell' Agno, di Malo e degli altri comuni coinvolti.
Il super-ministro
RispondiEliminaPierluigi Sullo - da www.carta.org
[8 Maggio 2008]
Adesso sappiamo chi andrà ad occupare il ministero più importante. Che non è quello degli interni o degli esteri, delle finanze, o tanto meno dell’ambiente. E’ quello delle infrastrutture. Ministro è Altero Matteoli, Premio Attila del Wwf nel 1994, all’epoca del primo Berlusconi. Ora, in coppia con il picchiatore di Genova, Claudio Scajola, nel 2001 agli interni e oggi allo «sviluppo economico», ha il compito strategico di spendere i nostri soldi per autostrade [ha subito annunciato la costruzione di quella nord tirrenica, dalla sua città, Livorno, in giù], Alta velocità, Mose, Ponte sullo Stretto e la valanga di «grandi opere» che il suo predecessore, lo scavatore di tunnel Lunardi, aveva infilato nella Legge Obiettivo, tuttora in vigore grazie a Di Pietro. Come direbbe Aghata Christie, Matteoli ha a disposizione, per commettere il delitto, il movente [il profitto delle grandi imprese di costruzioni], l’arma [la Legge Obiettivo, appunto, che esclude valutazioni d’impatto ambientale e parere delle comunità locali], e l’occasione [questo governo].
In più, Matteoli ci può mettere un suo profilo, diciamo così, meno post che fascista. Il ministero dell’ambiente che lasciò nelle mani non troppo affaccendate di Pecoraro Scanio era ridotto a una maceria. Tanto per dirne una, è stato condannato in due gradi di giudizio perché aveva dirottato fondi del ministero sul suo «gabinetto» personale: circa 130 persone. Per dirne un’altra, ha scritto il testo unico delle norme ambientali a quattro mani con Confindustria, proprio insieme alla signora Marcegaglia, prossima presidente degli industriali.
Cosa devono aspettarsi i No Tav, i No Mose, i mille movimenti cittadini che si oppongono a quel genere di «sviluppo»? Rispondetevi da soli.
porca vacca che disperazione!
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