Il TAR si esprime sul ricorso presentato da Codacons e Coordinamento Comitati e inibisce il Dal Molin agli statunitensi: il cantiere non può aprire. La Sentenza
Un bando di gara illegittimo; il consenso del Governo definito 'extra ordinem'; «gravi dubbi sulla Vinca», la valutazione di incidenza ambientale; la mancata espressione popolare, quindi l’assenza di democrazia: le motivazioni con le quali il Tar si è espresso sulla vicenda Dal Molin , accogliendo il ricorso di Codacons e Coordinamento Comitati e inibendo il territorio alle ruspe a stelle e strisce, smascherano gli illegali. Sono coloro che vorrebbero cementificare la città del Palladio per realizzare un nuovo avamposto di guerra.
La sentenza dimostra quanto fondate sono le tesi dei cittadini che da due anni si oppongono alla realizzazione dei progetti statunitensi; il Tar, infatti, riconosce i pericoli ambientali e urbanistici legati alla realizzazione dell’opera. Chi ha tentato di prendere in giro la cittadinanza, ora, è stato smascherato.
Vigileremo sull’osservanza di questa sentenza per difendere la legalità che più volte hanno tentato di calpestare i promotori dell’opera: chi vorrebbe imporre la realizzazione della nuova base Usa ha già dimostrato il proprio disprezzo per la democrazia e i beni comuni. Ma la determinazione di tante donne e uomini di Vicenza ha portato a questo primo, importante, risultato. Noi manteniamo gli appuntamenti che già avevamo fissato: la giornata di banchetti del 21 giugno, la presenza in P.za dei Signori il 26 giugno (in contemporanea al dibattito del Consiglio comunale sul tema) e la mobilitazione del 30 giugno.
(20 giugno 2008)
Fonte: Presidio Permanente
Il commento di Olol Jackson [ audio ] e Francesco Pavin [ audio ] del presidio No Dal Molin.
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TUTTE LE AGENZIE DI OGGI 20/6
Un bando di gara illegittimo; il consenso del Governo definito 'extra ordinem'; «gravi dubbi sulla Vinca», la valutazione di incidenza ambientale; la mancata espressione popolare, quindi l’assenza di democrazia: le motivazioni con le quali il Tar si è espresso sulla vicenda Dal Molin , accogliendo il ricorso di Codacons e Coordinamento Comitati e inibendo il territorio alle ruspe a stelle e strisce, smascherano gli illegali. Sono coloro che vorrebbero cementificare la città del Palladio per realizzare un nuovo avamposto di guerra.
La sentenza dimostra quanto fondate sono le tesi dei cittadini che da due anni si oppongono alla realizzazione dei progetti statunitensi; il Tar, infatti, riconosce i pericoli ambientali e urbanistici legati alla realizzazione dell’opera. Chi ha tentato di prendere in giro la cittadinanza, ora, è stato smascherato.
Vigileremo sull’osservanza di questa sentenza per difendere la legalità che più volte hanno tentato di calpestare i promotori dell’opera: chi vorrebbe imporre la realizzazione della nuova base Usa ha già dimostrato il proprio disprezzo per la democrazia e i beni comuni. Ma la determinazione di tante donne e uomini di Vicenza ha portato a questo primo, importante, risultato. Noi manteniamo gli appuntamenti che già avevamo fissato: la giornata di banchetti del 21 giugno, la presenza in P.za dei Signori il 26 giugno (in contemporanea al dibattito del Consiglio comunale sul tema) e la mobilitazione del 30 giugno.
(20 giugno 2008)
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Il commento di Olol Jackson [ audio ] e Francesco Pavin [ audio ] del presidio No Dal Molin.
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