Nuove mappe del progetto statunitense per il Dal Molin sono state presentate questa mattina, durante una conferenza stampa, dagli ingegneri del Presidio Permanente. E le carte smentiscono le rassicurazioni del commissario Costa che aveva promesso alla città la parte est del Dal Molin (mentre l'insediamento statunitense verrebbe realizzato a ovest) e l'assenza di voli militari.
Come si vede dalle carte – di fonte ufficiale statunitense – i militari a stelle e strisce posizionano il confine della nuova struttura militare lungo via S. Antonino (a est), inglobando anche tutta l'area che, secondo Paolo Costa, sarebbe stata donata alla città come compensazione. E in questa zona gli statunitensi hanno progettato una pista di decollo e atterraggio. Inoltre gli statunitensi prevedono due ingressi: uno a ovest, un altro a nord-est (nell'attuale area del Presidio Permanente) che sarebbe inutile nel caso in cui il progetto si sviluppasse soltanto a ovest, come dichiarato dai proponenti. Nella mappa, inoltre, sono anche segnalati dei terreni da espropriare o da acquistare: la nuova base militare, dunque, non solo occuperebbe l'intera area del Dal Molin (e non soltanto metà, come dichiarato), ma si espanderebbe anche su terreni esterni. Svelata, dunque, l'ultima presa in giro ai danni dei vicentini: gli statunitensi progettano una base che occuperà l'intero sedimento del Dal Molin e che avrà anche una pista. Ma a cosa serve una pista se, come rassicurano, non ci saranno voli militari? In un paese democratico un commissario governativo che ha mentito così palesemente alla cittadinanza si dimetterebbe immediatamente. Non accadrà in Italia, dove il commissario Paolo Costa accumula crediti per la sua lauta pensione sulle spalle, sulla salute e sulla sicurezza dei cittadini. Nel frattempo gli statunitensi continuano a mantenere segreti i propri progetti, comportandosi come veri occupanti e dimostrando il proprio disprezzo verso Vicenza e i suoi abitanti.
Presidio Permanente, Vicenza, 24 novembre 2008
www.nodalmolin.it
Giornale di Vicenza, 25 novembre - leggi articolo in pdf
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