Lettera aperta agli studenti, ai precari, agli insegnanti, ai genitori impegnati nella difesa di un bene comune: la scuola e l'università
Vi abbiamo visto nelle strade e nelle piazze delle nostre città. Abbiamo incrociato i vostri sguardi e abbiamo ritrovato la nostra determinazione: quella di chi non cerca un privilegio ma con il proprio impegno difende l'oggi di se stesso e il domani di tanti altri.
Siamo donne e uomini di Vicenza, della Val di Susa e di tante altre realtà riunite nel Patto di Mutuo Soccorso mobilitate in maniera permanente per difendere la nostra terra e la nostra acqua, le nostre città, le nostre valli e il nostro futuro: che si tratti di nuove basi militari, di nuove linee ad alta velocità, di nuove discariche e nuovi inceneritori, di sorgenti svendute al miglior offerente o di quant’altro poco cambia: beni comuni sottratti alla collettività, spazi di democrazia cancellati.
In questi anni abbiamo imparato a guardarci intorno, a conoscere e interrogare. Vogliamo capire e imparare, costruire e creare. Come voi ci riuniamo in assemblea. Come voi cerchiamo di valorizzare la nostra creatività e la nostra diversità. Come voi difendiamo beni comuni che i governi vorrebbero sottrarci: l'accesso ai saperi per regalarlo ai profitti dei privati, il territorio per svenderlo ai militari statunitensi o al partito del tondino e del cemento, l’acqua per consentire nuovi enormi profitti alle grandi multinazionali. Come voi puntiamo sulla forza della ragione e della verità e pratichiamo metodi di lotta pacifici.
Nella nostra mobilitazione abbiamo conosciuto l'utilizzo distorto delle informazioni e delle conoscenze; ci vorrebbero disinformati e ignoranti per imporci scelte devastanti a nostra insaputa. Difendere l'accesso ai saperi e l'istruzione, allora, significa difendere la possibilità di ognuno di noi a opporsi e indignarsi di fronte alle tante imposizioni quotidiane ai danni delle donne e degli uomini che vivono le nostre città, le nostre campagne, le nostre valli e le nostre montagne.
Vi abbiamo visto nelle strade e nelle piazze delle nostre città e come un'onda travolgere silenzi compiacenti e sguardi indifferenti. La vostra onda incrocia le nostre onde, le risorse che vogliono sottrarre alla scuola e all’università vorrebbero utilizzarle per nuove devastanti grandi opere inutili e dannose; difendere la scuola pubblica da questo ennesimo tentativo di scippo è il vostro e anche il nostro obiettivo, la vostra resistenza rafforza le nostre resistenze e viceversa. Le nostre onde seguono la stessa rotta: quella che ha come meta la difesa dei beni comuni, della partecipazione e della democrazia.
Il futuro è nelle nostre mani.
6 Novembre 2008
Presidio permanente No Dal Molin
NOTAV Val di Susa
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Sotto la neve pane. Sotto il cemento fame!