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10 luglio 2009

Pedemontana, le ruspe partono in Gasparona

Vicenza. «C'è un tratto della Pedemontana di circa 20 chilometri che appartiene al demanio pubblico: è una parte non soggetta ad espropri. Ed è da lì con tutta probabilità che cominceranno le ruspe».
Il tratto in questione corrisponde a quello tutto vicentino della Gasparona dove, da Breganze fino alla tangenziale sud di Bassano, la nuova superstrada si sovrappone alla nuova Gasparona e dove - conferma la Regione - gli espropri saranno minimi.
Parla il geometra Matterino Dogliani, 70 anni, marcato accento piemontese. È il presidente del Consorzio italo-spagnolo Sis a cui la giunta regionale ha affidatola concessione per realizzare i 90 chilometri di superstrada da Montebello a Spresiano, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha ribaltato il verdetto del Tar.
Presidente, siete pronti a cominciare?
Attendiamo la lettera della Regione con cui ci comunicherà di essere gli aggiudicatari definitivi, poi scatteranno da parte loro le verifiche. Nel giro di un mese speriamo di firmare il contratto. Poi inizieremo a lavorare alla progettazione esecutiva. Per ora c'è solo un progetto di massima.
Saranno possibili dei cambiamenti rispetto al progetto di partenza?
Può darsi che qualche variazione sia fatta, ora è prematuro.
È stato annunciato dalla Regione il via ai lavori a marzo 2010. Conferma?
Partendo dai tratti non toccati da esproprio direi proprio di sì. Quando si entra in casa degli altri non si sa mai cosa ci si può aspettare.
Cosa la preoccupa di più?
L'opera di per sé non è difficile. Sì, ci sono due gallerie, ma per il resto è una normale strada quasi di pianura. Più che altro è la burocrazia a preoccuparmi che in Italia esiste e rallenta tutto. Poi ci possono essere altri intoppi dai Comuni interessati al passaggio, dagli espropri, dai ricorsi. Speriamo di partire con il piede giusto.
La Regione chiede la nomina di un commissario. Che ne pensa?
Una decisione ottima. La figura del commissario permette di velocizzare evitando nuovi passaggio al Via e al Cipe.
Quanto la preoccupa la realizzazione delle due gallerie in territorio vicentino?
Mah, le gallerie sono sempre delle incognite. Nel percorso della Pedemontana ce n'è una a Malo (sei chilometri e mezzo) e l'altra a S. Urbano (1 chilometro e 700 metri). Però dalla nostra parte gioca anche molto l'esperienza, visto che ne abbiamo costruite complessivamente qualche centinaio di km. Ora stiamo lavorando sotto la città di Palermo. Nella Salerno-Reggio Calabria ne abbiamo 15 in cantiere.
Ce la farete a realizzare l'opera entro 5 anni? Aprirete la superstrada insieme o a stralci?
Vedremo cammin facendo: l'idea è che ogni volta che abbiamo realizzato tratti di un certo valore intorno ai 15-20 km, di aprirli al traffico. Per il resto prima finiamo meglio è perché incasseremo dai pedaggi: lo spirito da parte nostra è quello di non non perdere tempo.
Lavoreranno spagnoli? Appalterete lavori alle ditte locali?
Sis impiega in modo diretto oltre 300 dipendenti ed indirettamente quasi 1000 unità. Di questi solo 7 sono di origine spagnola. Sebbene il socio di maggioranza sia spagnolo, Sis è un'impresa a tutti gli effetti italiana. Posso assicurare che nessun spagnolo lavorerà sulla Pedemontana e faremo appalti alle imprese locali. R.B.

10 luglio 09 (GdV)

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