La consegna dell'opera è prevista in 5 anni, sarà richiesto al Governo un commissario Metodo Passante per gli espropri, pedaggi liberi per i residenti entro fasce di 21 km GIANCARLO GALAN
INVIATA A VENEZIA
Pedemontana, si parte. Il Governatore del Veneto Giancarlo Galan lo ha annunciato ieri, a fianco a lui l'assessore alle Infrastrutture Renato Chisso: «La posa della prima pietra avverrà nei primi giorni di marzo 2010». A chi gli fa subito notare la concomitanza con il voto regionale ribatte: «Non ho bisogno di inaugurare la Pedemontana per vincere le elezioni». Sala giunta di palazzo Balbi a Venezia: sul tavolo la nuova delibera che assegna la concessione per la progettazione, realizzazione e gestione dei 90 sudati km tra Montebello e Spresiano al Consorzio spagnolo Sis, revocando così il provvedimento del dicembre 2007 che dava la concessione alla cordata di Impregilo e soci. Tredici giorni dopo le motivazioni del Consiglio di Stato che ha ribaltato il verdetto del Tar e dichiarato l'obbligo alla Regione Veneto di aggiudicare al Pedemontana al Consorzio spagnolo Sis, Galan detta tempi e modi per l'opera che si attende ormai da 30 anni. Gli ultimi due ingarbugliati tra le aule di tribunale.
TEMPI. Il programma prevede entro novembre la stesura del progetto definitivo da parte degli spagnoli. Il Consorzio dovrà versare una fidejussione pari al 10% del valore delle costruzioni che si abbassa al 5% se è in possesso di certificazione di qualità: una cifra che si aggira tra i 100 e i 200 milioni di euro. Già da oggi scatteranno le verifiche tecniche. I lavori dovranno essere consegnati entro il 2015. Possibile anche prima: «Siamo fiduciosi sul rispetto dei tempi: prima finiscono le opere e prima la concessionaria comincerà ad incassare dai pedaggi».
COMMISSARIO. Per abbreviare il più possibile le procedure la Regione chiederà al Governo la nomina di un Commissario, come aveva fatto e ottenuto anche con il Passante affidando l'incarico a Silvano Vernizzi. Nessun nome ufficiale per il momento. Si auto-esclude Galan: «Sarà un tecnico e non un politico: la prossima settimana sarò a Roma e ne parlerò con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi».
CONCESSIONE. Nessun rammarico sulla mancata vittoria della cordata locale. Galan lo dichiara: «Non mi dispiace neppure un pò: per me chi vince è assolutamente indifferente, la cosa importante è fare l'opera in modo rapido e recuperare il tempo perduto». Ce la faranno gli spagnoli? «Hanno vinto, non ho timori. Mi interessa un buon dialogo, non mi preoccupa neppure dover parlare un'altra lingua». Non risparmia una frecciata sul tema delle concessioni rivolta alla Serenissima: «Questa concessione ha durata di 39 anni e serve a ripagare il rischio d'impresa di chi realizza l'opera, coperto il quale non c'è motivo per rinnovarla: non c'è motivo per remunerare un rischio che non c'è più, semmai si tratta di vedere chi curerà la gestione».
ESPROPRI. Si comincia anche ad andare al sodo con uno dei temi caldi che chiamerà in causa i proprietari delle aree sui quali insisterà l'arteria. Per gli espropri, viene annunciato, si ricalcherà l'accordo stipulato nel 2003 per la realizzazione del Passante tra Regione, commissario, e le tre associazioni di categoria Coldiretti, Cia e Confagricoltura che ha definito modalità di calcolo delle indennità e i danni indiretti per la fascia di rispetto e i tempi di pagamento. Metodo che in parte è stato utilizzato anche per gli espropri della Valdastico sud.
PEDAGGIO. I residenti saranno esentati dal pedaggio entro tratte di 21 chilometri. L'assessore Chisso ha utilizzato l'esempio della Gasparona per ricordare che i residenti in quella precisa fascia non dovranno pagare per entrare nella superstrada. I caselli saranno dotati di sistemi automatici per la rilevazione dei veicoli in transito.
PRIMA PIETRA. La posa tra 9 mesi: «Sarà un'opera meno complessa del Passante», annuncia Chisso. Possibile un inizio concomitante tra la parte vicentina e trevigiana. Ipotizzata la prima parte di lavori concentrata soprattutto nell'area berica visto che una delle opere più complesse è la mega-galleria che sbucherà a Malo e si mangerà da sola 3 anni di lavoro.
1.7.2009 GdV fonte
INVIATA A VENEZIA
Pedemontana, si parte. Il Governatore del Veneto Giancarlo Galan lo ha annunciato ieri, a fianco a lui l'assessore alle Infrastrutture Renato Chisso: «La posa della prima pietra avverrà nei primi giorni di marzo 2010». A chi gli fa subito notare la concomitanza con il voto regionale ribatte: «Non ho bisogno di inaugurare la Pedemontana per vincere le elezioni». Sala giunta di palazzo Balbi a Venezia: sul tavolo la nuova delibera che assegna la concessione per la progettazione, realizzazione e gestione dei 90 sudati km tra Montebello e Spresiano al Consorzio spagnolo Sis, revocando così il provvedimento del dicembre 2007 che dava la concessione alla cordata di Impregilo e soci. Tredici giorni dopo le motivazioni del Consiglio di Stato che ha ribaltato il verdetto del Tar e dichiarato l'obbligo alla Regione Veneto di aggiudicare al Pedemontana al Consorzio spagnolo Sis, Galan detta tempi e modi per l'opera che si attende ormai da 30 anni. Gli ultimi due ingarbugliati tra le aule di tribunale.
TEMPI. Il programma prevede entro novembre la stesura del progetto definitivo da parte degli spagnoli. Il Consorzio dovrà versare una fidejussione pari al 10% del valore delle costruzioni che si abbassa al 5% se è in possesso di certificazione di qualità: una cifra che si aggira tra i 100 e i 200 milioni di euro. Già da oggi scatteranno le verifiche tecniche. I lavori dovranno essere consegnati entro il 2015. Possibile anche prima: «Siamo fiduciosi sul rispetto dei tempi: prima finiscono le opere e prima la concessionaria comincerà ad incassare dai pedaggi».
COMMISSARIO. Per abbreviare il più possibile le procedure la Regione chiederà al Governo la nomina di un Commissario, come aveva fatto e ottenuto anche con il Passante affidando l'incarico a Silvano Vernizzi. Nessun nome ufficiale per il momento. Si auto-esclude Galan: «Sarà un tecnico e non un politico: la prossima settimana sarò a Roma e ne parlerò con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi».
CONCESSIONE. Nessun rammarico sulla mancata vittoria della cordata locale. Galan lo dichiara: «Non mi dispiace neppure un pò: per me chi vince è assolutamente indifferente, la cosa importante è fare l'opera in modo rapido e recuperare il tempo perduto». Ce la faranno gli spagnoli? «Hanno vinto, non ho timori. Mi interessa un buon dialogo, non mi preoccupa neppure dover parlare un'altra lingua». Non risparmia una frecciata sul tema delle concessioni rivolta alla Serenissima: «Questa concessione ha durata di 39 anni e serve a ripagare il rischio d'impresa di chi realizza l'opera, coperto il quale non c'è motivo per rinnovarla: non c'è motivo per remunerare un rischio che non c'è più, semmai si tratta di vedere chi curerà la gestione».
ESPROPRI. Si comincia anche ad andare al sodo con uno dei temi caldi che chiamerà in causa i proprietari delle aree sui quali insisterà l'arteria. Per gli espropri, viene annunciato, si ricalcherà l'accordo stipulato nel 2003 per la realizzazione del Passante tra Regione, commissario, e le tre associazioni di categoria Coldiretti, Cia e Confagricoltura che ha definito modalità di calcolo delle indennità e i danni indiretti per la fascia di rispetto e i tempi di pagamento. Metodo che in parte è stato utilizzato anche per gli espropri della Valdastico sud.
PEDAGGIO. I residenti saranno esentati dal pedaggio entro tratte di 21 chilometri. L'assessore Chisso ha utilizzato l'esempio della Gasparona per ricordare che i residenti in quella precisa fascia non dovranno pagare per entrare nella superstrada. I caselli saranno dotati di sistemi automatici per la rilevazione dei veicoli in transito.
PRIMA PIETRA. La posa tra 9 mesi: «Sarà un'opera meno complessa del Passante», annuncia Chisso. Possibile un inizio concomitante tra la parte vicentina e trevigiana. Ipotizzata la prima parte di lavori concentrata soprattutto nell'area berica visto che una delle opere più complesse è la mega-galleria che sbucherà a Malo e si mangerà da sola 3 anni di lavoro.
1.7.2009 GdV fonte
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Sotto la neve pane. Sotto il cemento fame!