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27 ottobre 2010

Vicenza. Tumori in fabbrica, i medici allarmati: un caso ogni venti pazienti

Cittadini preparano mappe, sindaco di Tezze preoccupato, ma Arpav e Ulss rassicurano tutti: si tratta di cifre nella norma

VICENZA (27 ottobre) - L'inquinamento prodotto dalla OV Orlandi, dalla Galvanica PM e da altre aziende della zona di Tezze sul Brenta e Bassano (Vicenza) continua a preoccupare gli abitanti della zona (che hanno anche aperto un blog per monitorare la situazione della salute), dal momento che, secondo residenti e medici i casi di tumore continuano a essere molti, sarebbero sopra la media e sarebbero provocati anche dalle esalazioni di cromo esavalente di aziende della zona. Per questo l'altra sera era gremitissima la sala della frazione di Campagnari per sentire le ultime novità su "Salute ed ambiente" in un incontro voluto dal sindaco Valerio Lago, dall'assessore all'ambiente Luigi Pellanda e con relatori il dottor Maurizio Sforzi, direttore del Dipartimento di prevenzione dell'Ulss, e il dottor Alessandro Bizzotto, responsabile vigilanza ambientale dell’Arpav di Bassano e Vicenza.

Tra le e-mail mandate al Comune prima dell’incontro una conteneva una mappa dei casi di tumore nella frazione. «Sono stata io a mandarla - ha detto pubblicamente Sabrina Campagnaro - il mio conteggio è stato fatto in base alle mie conoscenze; lavoro in paese e conosco un po’ tutti nella zona». La Campagnaro ha messo le crocette, una trentina, per indicare le famiglie dove c'è o c'è stato negli ultimi anni un caso di tumore. «Se lei riesce a mandarmi - ha dichiarato il dottor Sforzi - il nome e cognome, la data di nascita dei casi da lei citati, le assicuro che farò aprire un'indagine specifica e un controllo approfondito al Registro dei tumori della Regione».

«Ma noi medici di famiglia - ha spiegato Giampaolo Bastianon medico di base, parlando di un caso di 20 e a volte anche di più - abbiamo il termometro aggiornato delle neoplasie. Io ho i dati di tre medici che tengono le schede aggiornate giorno per giorno. Nel 2010 il sottoscritto su 1570 pazienti e il dottor Giobatta Gottardi su 1550 abbiamo riscontrato 65 neoplasie ciascuno; il dottor Mario Barucchello su 1347 conta 90 ammalati. Va bene il Registro veneto, ma basterebbe fare una ricerca locale e mandamentale e avremmo i dati sempre aggiornati ed è quello che la gente vuole. Da 18 anni inserisco tutte le schede dei miei pazienti nel computer e come me fanno quasi tutti gli altri medici, quindi è semplice avere un monitoraggio». «C'è però il problema - ha ribadito Sforzi - che non tutti i medici usano lo stesso metodo per la diagnosi, avremmo quindi dati non sempre esatti. Invece il Registro tumori è il documento ufficiale».

«L'Arpav - ha rassicurato Bizzotto - fa il suo lavoro di vigilanza e interviene in quei casi in cui è richiesta la sua presenza per problemi seri e gravi. Molto spesso i media amplificano i problemi, creano allarmismi inutili, ma vi ripeto che la situazione è sotto controllo. La collaborazione con l'Ulss rende ancora più efficace la nostra azione. Sicuramente - ha aggiunto Bizzotto, rispondendo a una donna di Stroppari - il cromo 6 è cancerogeno per inalazione e non per ingestione, non ci sono studi che confermino diversamente. Le persone morte o ammalate da cromo 6 sono tutti ex-lavoratori della Pm Galvanica». E tra il pubblico si sono sollevate vivaci proteste per queste ultime affermazioni.

«Da una statistica in Veneto su dieci morti - ha spiegato Sforzi - 7 muoiono per infarto o tumori. Su 10 milioni di abitanti, 4mila muoiono per cause ambientali, ma ne muoiono in Italia 80mila per il fumo da sigarette. Per questi dati siamo collegati con il Registro dei tumori del Veneto che ora arriva fino al 2006, ed è un documento veritiero. So che Campagnari è preoccupata, e in merito mi è arrivata una e-mail, per i recenti casi di tumori, ma siamo nella norma, nella media regionale. Solo la percentuale è maggiore nel tumore per la vescica negli uomini e quello alla mammella per le donne, ma nulla di preoccupante».

«Se siamo qui a parlare di questi problemi - ha aggiunto il sindaco Lago - è perché c'è stato poco senso civico da parte dei passati amministratori e di alcuni industriali senza scrupoli; ma la situazione ora non è molto migliore, continuiamo a trovare batterie di camion o versamenti di olii combusti un po’ dappertutto. Noi amministratori non siamo qui in contrapposizione a voi cittadini, ma siamo con voi per un ambiente sano e pulito». «Nel nostro comune - ha aggiunto Pellanda - in questi ultimi anni, il problema della salute è il più sentito. Lo dimostra la presenza di tanta gente questa sera, ma anche la crescente attenzione per le questioni ambientali».

«L'ambiente - ha ribadito Nicola Finco, presidente della Commissione regionale ambiente - nel Veneto è sempre stato considerato un qualcosa da sfruttare, da far rendere; ecco allora le industrializzazioni selvagge e senza regole di una quarantina di anni fa, le lottizzazioni cresciute come funghi a ridosso delle zone industriali. La situazione gravissima in cui si trova Tezze ne è l'esempio eclatante. È giusto, sì, far ripartire l'economia, ma è altrettanto giusto mettere in primo piano la salute e il rispetto delle persone. Per questo, in accordo con Ulss e Arpav, sarà istituita, proprio a Tezze, una commissione che avrà il compito di studiare e seguire i piani di bonifica, per un risanamento ambientale veneto e per la protezione e il mantenimento delle falde acquifere».

Da il gazzettino.it

1 commento:

  1. ".... a Tezze una commissione che avrà il compito di studiare e seguire i piani di bonifica, per un risanamento ambientale veneto e per la protezione e il mantenimento delle falde acquifere..."

    A noi invece ci danno la Koris + una 'bella' autostrada!!!

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Sotto la neve pane. Sotto il cemento fame!