La Pedemontana rischia di "annegare" nella falda acquifera di Montecchio. Il progetto della superstrada prevede infatti, in zona Ghisa, una galleria interrata (la Poscola) lunga 820 metri e profonda 11. Peccato che nella zona la falda oscilli tra i -5,6 e i -10,9 metri di profondità. Gli scavi dunque potrebbero essere fatti in falda creando possibili problemi ambientali.
A parlarne in Consiglio è stato il consigliere Luciano Chilese, con una interrogazione nata dalla lettura dell'analisi della "Relazione previsionale e programmatica per il triennio 2011-2013" elaborata dalla giunta Cecchetto.
«Considerando i profondi cambiamenti avvenuti nel nostro territorio dopo le intense precipitazioni e relativi danni provocati nella nostra regione dagli eventi di novembre - si chiedeva Chilese - e constatato che nel territorio comunale sono stati registrati forti innalzamenti della falda, arrivata sino a -6 metri dal piano campagna, portando l'acqua in superficie nelle cave della zona Canova, come ha intenzione di comportarsi l'Amministrazione nei confronti della società appaltatrice che ha previsto una galleria artificiale interrata con fondo scavo a -11 metri a poca distanza da questa zona?».
Consapevole della situazione il sindaco ha coinvolto i tecnici della ditta: «Riguardo al fenomeno dell'innalzamento della falda nei confronti del progetto di costruzione della Pedemontana - spiega la Cecchetto - abbiamo contattato la direzione lavori della società Sis, la quale ha assicurato che la tematica è allo studio del progetto esecutivo. Sono infatti già avvenuti diversi incontri fra progettisti addetti alla progettazione idraulica, i consorzi di bonifica, il genio civile al fine di prevedere opere che garantiscano la migliore gestione delle infrastrutture viarie e comunque la sicurezza idraulica, oltre che della strada, anche del territorio attraversato. Potremo quindi essere più precisi solamente dopo la presentazione del progetto esecutivo, che dovrebbe comunque essere pronto in giugno».
I dati di profondità della falda emergono da una relazione del geologo Floriano Villa che, una quindicina d'anni fa, analizzando i problemi idrogeologici della cava Poscola scriveva: «Nell'area, posta tra due corsi d'acqua, il Poscola e il Guà, è presente acqua a debole profondità e prosegue senza soluzione di continuità sino a circa 80-90 metri. La misura dei livelli di falda pone l'acquifero tra un massimo di -10,9 e un minimo di 5,65 metri dal piano campagna». La relazione poneva inoltre l'attenzione alla tipologia del terreno con «escursioni della falda di notevole entità, anche di 10/15metri indice di terreni caratterizzati da altissima permeabilità e quindi da altissima vulnerabilità».
Matteo Castagna
fonte Il giornale di vicenza
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"Allagamenti a Montecchio"
A parlarne in Consiglio è stato il consigliere Luciano Chilese, con una interrogazione nata dalla lettura dell'analisi della "Relazione previsionale e programmatica per il triennio 2011-2013" elaborata dalla giunta Cecchetto.
«Considerando i profondi cambiamenti avvenuti nel nostro territorio dopo le intense precipitazioni e relativi danni provocati nella nostra regione dagli eventi di novembre - si chiedeva Chilese - e constatato che nel territorio comunale sono stati registrati forti innalzamenti della falda, arrivata sino a -6 metri dal piano campagna, portando l'acqua in superficie nelle cave della zona Canova, come ha intenzione di comportarsi l'Amministrazione nei confronti della società appaltatrice che ha previsto una galleria artificiale interrata con fondo scavo a -11 metri a poca distanza da questa zona?».
Consapevole della situazione il sindaco ha coinvolto i tecnici della ditta: «Riguardo al fenomeno dell'innalzamento della falda nei confronti del progetto di costruzione della Pedemontana - spiega la Cecchetto - abbiamo contattato la direzione lavori della società Sis, la quale ha assicurato che la tematica è allo studio del progetto esecutivo. Sono infatti già avvenuti diversi incontri fra progettisti addetti alla progettazione idraulica, i consorzi di bonifica, il genio civile al fine di prevedere opere che garantiscano la migliore gestione delle infrastrutture viarie e comunque la sicurezza idraulica, oltre che della strada, anche del territorio attraversato. Potremo quindi essere più precisi solamente dopo la presentazione del progetto esecutivo, che dovrebbe comunque essere pronto in giugno».
I dati di profondità della falda emergono da una relazione del geologo Floriano Villa che, una quindicina d'anni fa, analizzando i problemi idrogeologici della cava Poscola scriveva: «Nell'area, posta tra due corsi d'acqua, il Poscola e il Guà, è presente acqua a debole profondità e prosegue senza soluzione di continuità sino a circa 80-90 metri. La misura dei livelli di falda pone l'acquifero tra un massimo di -10,9 e un minimo di 5,65 metri dal piano campagna». La relazione poneva inoltre l'attenzione alla tipologia del terreno con «escursioni della falda di notevole entità, anche di 10/15metri indice di terreni caratterizzati da altissima permeabilità e quindi da altissima vulnerabilità».
Matteo Castagna
fonte Il giornale di vicenza
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a settembre iniziano a cantierizzare la ns valle .... quella dell' agno.
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