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28 gennaio 2012

Sei milioni di euro per 32 terreni «Il prezzo giusto»

MONTECCHIO. Coldiretti soddisfatta per le trattative degli espropri
Spiega Meggiolaro:«Meno campi ma per un'opera irrinunciabile» Commenti positivi dei sindaci e di Schneck: «Parlano i fatti»
26/01/2012


Da 13 a 20 euro a metro quadro. È quanto sono stati valutati i terreni su cui verrà costruita la bretella di Alte. Un esproprio che per 10 proprietari, su 32 coinvolti, diventerà esecutivo già dal 20 febbraio. Società Autostrada, nei prossimi mesi, investirà circa 6 milioni e mezzo di euro per entrare in possesso dei 159 mila metri quadri necessari per l'opera. «Ci saranno meno terreni coltivabili e meno posti di lavoro per l'agricoltura - spiega il presidente di Coldiretti, Diego Meggiolaro - ma questa opera è necessaria. La si aspetta da troppi anni. Quello di Alte è uno degli snodi peggiori d' Italia. Per gli espropri abbiamo trovato i giusti accordi». In maniera concisa commenta l'avvio del progetto anche il presidente di Autostrade e della Provincia Attilio Schneck: «Mi piace che a parlare siano i fatti. E stavolta i fatti parlano da soli». «Il lavoro di squadra sta funzionando - afferma il sindaco Milena Cecchetto - A novembre ci eravamo dati tempi e modi, oggi rispettati. C'è seria volontà di arrivare fino in fondo. È stata capita l'importanza di questa arteria per tutto l'Ovest vicentino». Moreno Michelazzo, presidente Assindustria per Arzignano-Montecchio, auspica che per la bretella non siano necessari 24 mesi ma 14: «Fa bene il sindaco Cecchetto a tenere alta l'attenzione con le riunioni del tavolo dei sindaci, associazioni di categoria e tecnici». Un incontro sullo stato di avanzamento dei lavori si terrà martedì prossimo. Il sindaco di Brendola, Renato Ceron, chiederà in questa sede ulteriori informazioni sulle tempistiche: «Sono certo che ad aprile vedremo le ruspe all'opera nella rotatoria». Soddisfatto anche l'ex sindaco, Maurizio Scalabrin: «Stanno mantenendo ora impegni presi anni fa. Per ottenere le cose talvolta bisogna far rumore».
Attende l'arrivo delle ruspe anche “Essere Montecchio”.

GdV - Antonella Fadda

3 commenti:

  1. Caro Comitato difesa salute territorio.
    Seguo da un pò questo vostro blog per le vostre posizioni sulla Superstrada Pedemontana. Premetto che, personalmente, non sono affatto contrario alla realizzazione di quell'opera e dunque mi discosto dalle vostre posizioni. Però ritengo che le vostre ragioni non siano affatto pretestuose e sono sempre dell'avviso che le istanze provenienti dalla società vadano sempre prese in considerazione. La vicenda della bretella qui sopra esposta credo però che ponga una questione importante per l'affermarsi o meno di posizioni come la vostra (L'affermarsi o quantomeno, il fatto che vengano prese in considerazione). I soggetti interessati direttamente dal tracciato hanno convenuto che il risarcimento valesse la candela. La loro associazione conviene a sua volta sul fatto che, laddove un opera è utile/necessaria, si può anche rinunciare allo status quo. Una rinuncia risarcita. Per qual motivo allora opporsi continuamente a qualcosa sulla quale si può pervenire a soluzioni condivise? E soprattutto a qualcosa su cui convergono e trovano accordo i punti di vista e gli interessi della maggioranza dei soggetti coinvolti?
    Se, come voi affermate, "l'alternativa esiste", penso sia opportuno chiedersi seriamente per qual motivo venga puntualmente snobbata non solo da politici e imprenditori, ma anche da quei soggetti o categorie, secondo quello che ho inteso essere il vostro punto di vista, dovrebbero rimetterci.

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  2. L'alternativa viene snobbatata perchè siamo inebriati dall'equazione cemento+asfalto=benessere (ovviamente in senso economico, non certo in senso di salute), di cui la nostra attuale classe politica è non inebrieta, ma ubriaca fradicia.
    Questo genere di opere poi crea sì ricchezza, ma nelle tasche di pochi privati... sottraendo un bene pubblico (la mobilità, le strade) e facendolo diventare privato e facendolo pagare alle varie comunità.
    Ho 25 anni, vorrei che 2 miliardi di euro (di cui la metà circa pubblici) venissero usati per favorire la cultura (unico e vero sviluppo) e posti di lavoro!!!
    Lei dice che la maggioranza è favorevole sull'opera... bisogna tenere conto di come si crea questo apparente consenso. A rappresentare ufficilamente le comunità sono i sindaci, ecco... per quello che ho pututo vedere io moltissime volte i sindaci, soprattutto quelli legati a un partito, sono dei burattini che si limitano ad assentire o dissentire sulla base di ordini superiori e on a difendere effettivamente gli interessi della comunità rappresentata.

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  3. x anonimo
    il motivo è che fin quando un terreno edificato avrà più valore di un terreno non edificato, assisteremo ad accordi tra rappresentanti di categoria che troveranno conveniente vendere la ragione e il mezzo stesso di cui vivono i propri associati per denaro. Il problema è che questa visione è di breve periodo, perchè nel medio-lungo il danno sarà maggiore del beneficio. Infatti, una volta cementificato, un terreno non è più recuperabile. Inoltre occorre chiedersi perchè nono stante un edificato impressionante ed un invenduto enorme, si continui ad edificare ed i prezzi non scendano. La risposta è semplice: il mercato è drogato. Drogato da capitali di provenienza illecita che tengono artificalmente alti i prezzi di vendita degli immobili e fanno si che speculazione e cementificazione continuino. Bada bene anonimo, che non sto dicendo che tutti quelli che costruiscono riciclano capitali illeciti. Quello che voglio dire è che si costruisce perchè i capitali illeciti permettono al mercato di mantenere prezzi alti. Il giorno che un terreno agricolo varrà di più di un capannone (e prima o poi accadrà, anche se ormai sarà tardi) allora smetteranno di asfaltare e costruire.

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Sotto la neve pane. Sotto il cemento fame!